Sabato 27 gennaio al GLUE la super-band fiorentina Corda, composta da Francesco “Cesco” Perissi (Qube, XO), Andrea Cuccaro (Bad Apple Sons, Verdiana Raw) e Martino Lega (Pentolino’s Orchestra, Walking the Cow), presenterà il suo album di debutto “Supernaturale”, uscito il 20 gennaio per Guelfo Records. Sul palco con loro ci saranno gli ⁄handlogic, con i quali avevamo già parlato a maggio dello scorso anno. Ringraziamo i tre Corda che si sono resi tutti disponibili per realizzare questa piacevolissima intervista.

Come sono nati i Corda?

Andrea: I Corda sono nati ad inizio 2022. Dopo diversi anni passati a suonare in progetti altrui, sentivo il bisogno di creare qualcosa dalle fondamenta. Ho pensato di contattare Cesco e Martino perché oltre ad essere manipolatori sonori e musicisti che stimo molto, sono persone con cui condivido valori profondi sulla vita e sulla società che ci circonda. Abbiamo iniziato a suonare in sala, incontrandoci e scontrandoci, e dopo qualche prova ci siamo resi conto di avere del materiale valido su cui costruire un progetto. In questi due anni abbiamo scritto il nostro primo disco: “Supernaturale”.

Siete tre musicisti rodati, ma con background abbastanza diversi. E’ stato difficile trovare un punto comune?

Cesco: Faccio riferimento alla nostra prima prova avvenuta per scherzo e mi ricordo di più un’ottima sensazione nell’atmosfera più che un certo riferimento ai vari generi. Poi strutturando meglio la cosa è ovvio che compaiono le differenze, ma siamo abbastanza bravi nel trarre ispirazioni dall’altro e alimentarsi di questa aria nuova, come anche di accettare sguardi minacciosi quando varie tendenze stanno sfuggendo di mano. Secondo me ci piace la stessa musica solo che non lo sappiamo.

Nel vostro press kit figura anche la parola “post-punk”, termine quanto mai inflazionato ultimamente. Come definiscono i Corda la loro musica?

Andrea: Il termine post-punk indica una mentalità più che un genere musicale. Il nostro obiettivo è quello di creare una musica eccitante e sincera, al di là della tecnica e dei mezzi, cercando la libertà sonora ed evitando virtuosismi da autocompiacimento. Ognuno di noi ha un passato musicale diverso, i riferimenti sono molteplici: dagli Swans ai groove afrobeat di Fela Kuti, dal noise di Glenn Branca al new-metal dei Korn, alle sperimentazioni elettroacustiche, loop di synth, campionamenti, distorsioni, sussurri e grida in italiano, inglese e arabo.

 

“Supernaturale” si scaglia contro alle schiavitù algoritmiche della società contemporanea. Quali soluzioni ci possono essere?

Cesco: Caro se conosci qualcuno che ha la minima idea di come fare mi trasformo suo discepolo subito. Non penso che ci sia una reale soluzione, tranne ritirarsi sui monti con i frikkettoni ma non è andata benissimo già qualche anno fa. Probabilmente bisogna accettare di essere benzina per il tritacarne ed economia per l’autodistruzione, penso che il male moderno più infestante sia godere continuamente dei privilegi tecnologici con l’assoluta mancanza di quesiti sulle conseguenze delle nostre azioni, se non su quello che ci circonda almeno su noi stessi. In più per non colpevolizzare perennemente l’utente finale è stato permesso che il bolide sfrecciante delle corporation viaggi alla velocità della luce, con il carretto delle istituzioni del diritto che viene spostato dal vento nella corsia di destra. Fare arte per stare insieme e per essere non per esistere, sforzarsi di cercare, accontentarsi di poco, rimanere fedeli a se stessi, le uniche strategie che con molti dubbi e perplessità mi tengono ancora nella civiltà. I Corda sono una delle soluzioni.

Cosa avete preparato per il palco del GLUE?

Martino: Al Glue suoneremo il disco dall’inizio alla fine, cercando di decomprimere dal vivo tutta l’energia e l’emozione che abbiamo accumulato in quest’ultimo anno. Vi aspettiamo!

 

27 gennaio 2024
/handlogic + Corda live

Aftershow djset
Ingresso gratuito per i soci Glue/US Affrico
(costo della tessera 2023-2024 15€)
Info evento

IG: https://www.instagram.com/____corda____/


foto di copertina: Irene Ottanelli