“Una mappa delle olivete pubbliche della Città Metropolitana di Firenze che sia in grado di attivare processi sociali e anche capace di incentivare i cittadini ad essere più partecipi nei processi collettivi”.
È questo che deve essere Olio Fi.Co. per Fabiana Diotallevi e Annalisa Schettini, architette paesaggiste laureate all’Università di Firenze con una tesi di ricerca sul bene pubblico delle olivete: non una notizia, non un prodotto – nessuno vuole vendere olio o altro –, ma una storia di relazioni umane.
“Volevamo fare un lavoro di tesi concreto e reale, che avesse a che fare con Firenze”. Da qui è nato il loro progetto, quando si sono accorte, durante una passeggiata a dicembre 2022, che nessuno raccoglieva le olive degli spazi in cui stavano camminando. Gli ulivi della zona avevano solo una funzione decorativa e ornamentale, senza nessuno che ne sfruttasse la produttività.
Da tale input è nato il lavoro di tesi, concretizzato dopo mesi di ricerche e di studio in una mappa interattiva di tutte le olivete pubbliche di Firenze consultabile qui. La mappa vuole essere uno strumento per raggiungere l’obiettivo finale che, come detto, è quello di tessere relazioni sociali attraverso gli ulivi degli spazi pubblici della città. Durante lo studio e nel periodo di osservazione, si sono rese conto che esistevano già persone e associazioni operative nelle olivete, ma tutte si muovevamo in maniera autonoma. Il focus di Diotallevi e Schettini però non è quello di creare qualcosa al di sopra di tutto, bensì quello di favorire l’interazione e lo scambio, riportare i cittadini ad un ruolo attivo tramite questa dimensione bucolica di terreni e spazi fruibili da tutti.
“Non abbiamo fatto niente di nuovo. Già a Roma esiste Linaria che dal 2011 si occupa di temi simili. Noi abbiamo solo cercato di documentare qualcosa che già avviene in maniera spontanea a diversi strati sociali”. E aggiungono: “spesso le persone hanno quasi paura quando si tratta di spazi pubblici. Perché?”.
L’invito di Diotallevi e Schettini è semplice: divertitevi, partecipate, contattatele se ritenete che sia riavvicinarvi a qualcosa che è anche vostro.
Scrivete loro tramite Instagram, saranno felici di rispondervi.