Dal 7 al 9 settembre la Manifattura Tabacchi ospiterà l’ottava edizione del Florence Folks Festival. Protagonista indiscussa della “Festa Popolare Urbana” dell’associazione La Scena Muta è la musica. Sono state però ampliate le attività collaterali con tante collaborazioni di vario genere. In programma talk, libri, music lab e molte iniziative dedicate ai più piccoli. Per la maggior parte degli eventi l’ingresso sarà libero, per alcuni basta prenotarsi online. Ogni dettaglio lo potete trovare sul sito: www.florencefolksfestival.it.

Tra le novità maggiori di questa edizione, un ospite di ritorno sul palco del FFF, lo scrittore Guido Catalano che è tornato alla ribalta con il suo ultimo libro “Smettere di fumare baciando”, uscito lo scorso febbraio. Per l’occasione, si esibirà in un esilarante reading dal titolo “Smettere di Fumare Baciando Live Tour” in programma sabato 9 settembre alle ore 22. Durante lo spettacolo l’autore alternerà poesie inedite a cavalli di battaglia, dove, inutile dirlo, l’amore la farà da padrona.

In occasione del suo ritorno a Firenze, noi di Lungarno abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con lui.

“Allora Guido, hai già partecipato al Florence Folks Festival, l’ultima volta nel luglio del 2020… Come fu quell’esperienza?”

G: “Con il Florence Folks Festival ho collaborato diverse volte… Ho girato varie zone di Firenze, sia d’estate che d’inverno, e con gli stessi organizzatori sono stato la scorsa primavera (in occasione dell’uscita del mio ultimo libro) in un locale, il Buh!, quindi ci conosciamo parecchio… Sono sempre contento di averci a che fare!”

“Rispetto all’ultima esibizione, quella del luglio 2020, cos’è cambiato?”

G: “Rispetto al 2020 ci sono varie novità! A questo giro non sono da solo durante il reading, ma affiancato da un bravissimo musicista, Matteo Castellan, mio amico da tanti anni, con il quale ho fatto molte cose insieme… In questo periodo stiamo girando in coppia, è un ottimo pianista ma anche fisarmonicista, quindi il nostro diviene un reading affiancato da un’importante parte musicale. A me piace molto collaborare con i musicisti, in generale sono un grande appassionato di musica.”

“Hai sempre fatto progetti di questo genere, se non sbaglio…”

G: “Sì sì, un’altra volta ancora (rispetto al 2020), sempre alla Manifattura Tabacchi, ero venuto con Dente, cantautore italiano, quindi sì, in particolare con i musicisti ho sempre lavorato volentieri. Nonostante questo, amo anche fare le cose da solo. A causa del covid erano un po’ di anni che non mi esibivo affiancato da qualcuno, e quindi ne sono davvero molto felice!”

“E noi lo siamo per te! Ascolta, cambiando direzione, entrando maggiormente nel vivo dei tuoi lavori, riguardo alle tue opere, a ciò che scrivi… Ho sempre dedotto che tutto ruotasse attorno a due parole chiave: amore e autoironia. È corretto?”

G: “È assolutamente vero. Credo che l’ironia stessa, o meglio l’autoironia appunto, sia la principale chiave del comico. Mi ha sempre accompagnato e la ritengo una fortuna. Caratterizza tanto il mio modo di esprimermi, tra l’altro non è stata una cosa pensata a tavolino, mi è sempre venuto naturale farlo senza nessuno schema prefissato alle spalle. Mi piace anche scrivere cose meno “ironiche”, passami il termine, però ecco, nel mio lavoro la comicità rimane fondamentale.”

“Chiudo facendoti un’ultima domanda, a tratti personale ma a cui tengo particolarmente, perché esplica un concetto a mio parere estremamente interessante. Una volta, leggendo la tua poesia intitolata Arrivederci ragazza addio buonanotte (interna alla raccolta Ogni volta che mi baci muore un nazista), ci fu una frase in particolare che mi rimase impressa: Ci sono notti – che la notte – è davvero troppo notte – per un uomo – il cui passatempo – è prendere in giro – la solitudine. Al giorno d’oggi, momento storico/sociale in cui siamo portati a sentirci soli anche in mezzo a migliaia di follower, presenze virtuali, come può riuscire una persona a prendere in giro la solitudine? Cosa intendi tu con precisamente con prenderla in giro?”

“Principalmente gestirla. Gestire la solitudine. Io sono figlio unico, sono stato abituato fin da subito a stare da solo, mi piace stare da solo. Pur essendo una persona abbastanza socievole e sociale, necessito della mia solitudine. Bisogna stare attenti, la chiave ruota attorno al saperla gestire, perché ci sono persone alle quali può sfuggire di mano la cosa, e senza nemmeno accorgersene tramutano tutto ciò che di positivo potrebbe voler dire questo status in negativo. Prendo in giro la solitudine sì, perché la umanizzo, e quindi umanizzandola cosa succede? Che paradossalmente non sei più solo! Diventa una tua compagna, spesso tuo specchio e di conseguenza riflesso. E quindi sì, per questo mi piace e reputo importante saperla gestire, averci un buon rapporto interpersonale.”

Un grazie a Guido Catalano, per la sua disponibilità, sincerità e soprattutto umanità. A noi di Lungarno, non resta che augurargli buona fortuna per sabato sera.

 

09/09/2023 ore 22
Guido Catalano + Italians a Go-Go djset
Florence Folks Festival
Manifattura Tabacchi Firenze (via delle Cascine 35)

ingresso: 10€

biglietti: https://oooh.events/evento/florence-folks-festival-day-3-09092023-biglietti/