di Vittoria Brachi

La Biblioteca Lazzerini inaugurerà il mese di ottobre con il Premio Prato Poesia – Nicola Fini, concorso rivolto ad autori e autrici di raccolte di poesie o poemi, opere in lingua italiana prodotte negli ultimi dieci anni. L’appuntamento è fissato per domenica 1° ottobre, alle ore 17:00 presso la biblioteca di Via Puccetti, 3 a Prato. La partecipazione a questa iniziativa è sempre più attiva e conta molti concorrenti provenienti da tutta Italia.

La città di Prato come epicentro della cultura letteraria

La città di Prato, in questo modo, vuole mettersi al centro delle iniziative culturali sul territorio. Nel tentativo di essere città d’arte e cultura, questo premio porta l’attenzione all’ambito della letteratura nella vita cittadina, evidenziando l’importanza della Biblioteca Lazzerini, uno dei principali punti di incontro e studio per studenti e ricercatori nella provincia, come luogo di scambio intellettuale e creativo. Il premio giunge oggi alla sua sesta edizione, grazie a Giulia Vinditti Fini per onorare la memoria del figlio Nicola, medico e poeta. La poesia è portatrice di messaggi importanti che il nostro retaggio novecentesco ci spinge a racchiudere, spesso, in poche e puntuali parole. È un’arte che insegna la misura e fa emergere in chi la pratica l’abilità di scegliere con attenzione il ritmo, il suono, i tempi di composizione, le parole che danno significato al componimento.

Le novità di quest’anno

Per questo motivo i partecipanti vengono definiti dagli organizzatori «operatori di pace» che devono essere celebrati attraverso «il loro cuore e la loro arte». Proprio grazie a questa loro importantissima funzione e qualità, quest’anno il Premio Prato Poesia si impegna a entrare in contatto con le nuove generazioni, organizzando incontri con gli studenti da parte dei vincitori. Del resto, è proprio grazie alla presenza dell’autore che i ragazzi potranno capire a pieno cos’è un componimento, una raccolta poetica, imparare ad apprezzare quanto contenuto all’interno di pagine spesso oscure se prive di riferimenti in nota, per esplorare un mondo che sembra ai nostri occhi sempre più effimero e inafferrabile all’interno del panorama letterario, imparando a leggere ciò che si cela oltre la carta. Tutti noi saremmo quel pubblico che Nicola Fini avrebbe dovuto avere, se avesse pubblicato, o anche solo reso note, le sue poesie, trovate dalla madre nascoste in un cassetto dopo la sua scomparsa. Il premio è il lascito di Nicola Fini alla città di Prato, un segreto svelato che mantiene in vita ancora oggi la sua memoria.

La celebrazione dei componimenti: una lettura espressiva

I 10 finalisti ascolteranno i loro brani interpretati dall’attrice Livia Gioffrida della compagnia Teatro Metropopolare, personalità di spicco nel campo della produzione teatrale per il suo contributo presso enti e fondazioni della provincia pratese e per i progetti che ha creato all’interno di istituti minorili, carceri e periferie. I titoli delle raccolte richiamano la tradizione letteraria, collegandosi al presente: le stagioni, le stanze, la luce che entra dalla finestra e che ci accompagnano, sembra, indietro nel tempo, verso quel filone poetico che da Palazzeschi e Gozzano nel Primo Novecento passa poi a Ungaretti, Montale, Campana. Per coloro che vorranno assistere alla lettura dal vivo di alcuni dei brani delle dieci raccolte, l’appuntamento è alla Biblioteca Lazzerini, nella Sala delle Conferenze; l’ingresso è libero e garantito fino a esaurimento posti.

La giuria del Premio sarà composta da Giovanni Nuti, medico, musicista e poeta, Simone Lisi, scrittore, Valeria Caliandro, musicista e cantautrice, Serena Magnini, insegnante di lettere e poetessa e Lamberto Scali, psicologo e psicoterapeuta. Alla fine dell’esibizione saranno proclamati due vincitori. L’appuntamento è il 1° ottobre, alle ore 17:00.

 

Per informazioni:

Mail: [email protected]
Telefono: +39 333 5641190
Web: www.premiopratopoesia.org