di Aura Fico

Pochi giorni fa abbiamo fatto due chiacchiere con Andrea Nardi, Coordinatore Area Moda della sede IED Firenze e Giovanni Ottonello, Art Director IED, riguardo al nuovo corso IED di Visual Merchandiser che vedrà la luce a gennaio 2022.

Visual Merchandiser è un intenso viaggio all’interno del mondo della visual promotion, che si pone come obiettivo la comprensione da parte dei partecipanti delle tecniche di progettazione e organizzazione dell’immagine di un punto vendita. La consapevolezza di un sistema sempre più complesso fa sì che questa esperienza fornisca agli studenti le conoscenze e alcuni tra i principali strumenti grafici e di marketing che lo differenzino dalla classica, obsoleta figura del “vetrinista”. (Andrea Nardi)

Quali sono le collaborazioni esterne previste dal corso?

Andrea Nardi: “Sin dai primi giorni di progettazione del corso, l’idea del nostro team era quella di coinvolgere quanto più possibile le realtà dell’industria moda e non solo in modo da potenziare ulteriormente l’esperienza degli studenti in modo pratico e diretto, mettendo alla prova quest’ultimi con dinamiche reali di mercato e veri e propri progetti condivisi con i partner che si sviluppano per l’intera durata del corso. L’elaborato finale presentato al termine del proprio percorso rappresenterà non solo un’opportunità di mettersi in mostra con le aziende ma anche una prima “business card” che andrà a integrare fortemente il proprio portfolio personale. Le sorprese non mancheranno!”

Cosa direbbe ad una persona interessata a questo corso?

Giovanni Ottonello: “Inizierei con una domanda: quali sono le tue passioni? Perchè sono curiosità e passione i veri elementi chiave per affrontare il corso. Si tratta di una reale occasione per conoscere professionisti che sospendono la loro attività per raggiungere le nostre aule e condividere il loro know how ma anche un’opportunità per mettersi in evidenza e creare future sinergie di lavoro. “

C’è qualcos’altro che vorrebbe aggiungere?

Giovanni Ottonello: Non abbiamo parlato di due parole a me molto care: immaginazione e sostenibilità. Credo sia bellissimo poter immaginare mondi racchiusi in pochi metri quadrati (come delle nuove wunderkammer) che diventano espressione della nostra creatività, ma anche momento di dialogo tra il brand e il consumatore a cui noi possiamo regalare qualche secondo di emozione, perché distrattamente corre per le strade delle nostre città. E infine, il sempre attuale tema della salvaguardia del Pianeta e delle generazioni future. Spesso gli allestimenti sono effimeri e pensare all’uso corretto dei materiali e al loro eventuale riciclo creativo è già un primo importante gradino verso la professione e la sua credibilità.

Per informazioni: https://www.ied.it/firenze/scuola-moda/corsi-specializzazione/visual-merchandiser/CFFMBNI0163_01

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