di Martina Pozielli

Dietro ogni grande cambiamento ci sono delle persone che, insieme, sognano lo stesso sogno. Moaconcept, che nasce come brand fiorentino di sneaker, parte da un sogno che ha fatto da seme per un’idea; quell’idea, grazie all’agire collettivo, è diventata una realtà. Dal 2022 Moaconcept infatti si impegna ad essere più di un marchio del fashion e, come società Benefit, si occupa di generare consapevolezza per restituire a tutti la certezza che il cambiamento è ancora possibile e tutti, insieme, abbiamo un ruolo da giocarci.

La storia di Moaconcept: quando l’arte e la sostenibilità si incontrano

Tutto inizia quando Matteo Tugliani, aretino classe 1980, decide di dare vita a Moaconcept e attivare delle collaborazioni con grandi brand come Disney, Looneytunes e Peanuts per produrre dei modelli di sneaker di alta qualità e dallo stile contemporaneo. Oltre all’arte, mondo da sempre strettamente legato a quello della moda, sin dall’inizio anche la sostenibilità ambientale e sociale fanno da base per l’identità e le scelte di Moaconcept, e questo fa sì che col tempo il focus del brand si sposti verso un’altra direzione.

Matteo decide così di convertire i budget precedentemente investiti nelle licenze per dare un contributo tangibile alla società e apre una fondazione, la Moaconcept Foundation ONLUS, con lo scopo di supportare l’arte, gli artisti emergenti e il recupero ambientale attraverso l’arte.

Cambiare il mondo da un paio di scarpe

Moaconcept però non si ferma, è per sua natura un essere mutevole che tende a crescere ed automigliorarsi per cambiare anche ciò che lo circonda. Arriva il 2022 e nascono sempre di più nuove consapevolezze e spunti di riflessione, che Moaconcept sa cogliere e integrare nel suo progetto.

Nel mondo vengono prodotte 4 miliardi e mezzo di sneaker in un anno. Di queste solo una piccolissima parte, il 5%, viene ad oggi riciclato o riusato. Alla luce di questo dato allarmante, e di una crisi climatica che non fa sconti a nessuno e di cui ogni business dovrebbe occuparsi oggi, Moaconcept diventa una Società Benefit – una forma giuridica prevista dal codice civile, relativamente nuova (2015), che impegna l’azienda a ridistribuire parte del profitto per azioni benefiche a livello sociale e ambientale.

È un momento di grande cambiamento, in cui entrano in gioco un nuovo logo e un nuovo motto: “My Own Action” (da qui MOA, ex “Master of Arts”), che sta a indicare proprio come il focus sia agire in prima persona, sentirsi parte del cambiamento, senza alcun intento didascalico.

MOA: My Own Action

Nasce così l’omonimo progetto per il 2023, in collaborazione con Retake Roma, un’associazione no profit con base a Roma che sposa alla perfezione i valori di Moaconcept. In due punti di Firenze, The Social Hub e il negozio Flow Run Firenze, prende vita la campagna MyOwnAction: è possibile trovare delle box in cui chiunque può inserire il proprio paio di scarpe che non usa più e ricevere in cambio dei reward (un drink e uno sconto del 20% sull’acquisto di un prodotto Moaconcept).
“Lo scopo del progetto”, come spiega Marta Pintus, Communication Manager del brand, “è comunicare l’importanza di mantenere un balance degli acquisti che sia 0: se acquisto una nuova scarpa, allungo il ciclo di vita di un altro paio di scarpe che possiedo già”.

Cosa accade una volta raccolte le sneaker? Si aprono due scenari. Quelle in buono stato vengono pulite e igienizzate prima di essere consegnate a persone bisognose attraverso una rete di associazioni attive sul territorio romano. Quelle che invece non sono più utilizzabili, non finiscono in discarica, ma vengono sottoposte a un processo di riciclo: si dividono i componenti della scarpa e viene selezionata la gomma, che viene pulita e rifusa per dar vita prevalentemente a pavimentazioni per parchi giochi e centri sportivi.

Sneaker che fanno la differenza: atti di gentilezza che trasformano il mondo

L’impegno del brand per il pianeta e per la società si dirama attraverso più attività e progetti, come ad esempio la partnership ufficiale con Blog Tour Zero, che ha inaugurato la prima tappa a Rimini dal 21 al 23 aprile.

Sempre nel mese di aprile, in Piazza Strozzi si è tenuta una caccia al tesoro con degli influencer locali, ai quali sono state assegnate varie missioni, come ad esempio raccogliere rifiuti, a sottolineare l’importanza del prendersi cura dello spazio in cui si vive, ma anche prendersi cura dell’altro, attraverso atti di gentilezza – un’altra missione ad esempio era fotografare persone che si abbracciassero.

La prossima collezione Moaconcept ha infatti uno slogan che dice tutto: “Let’s Pair Up” (ovvero “Appaiamoci”). Come vale per un paio di sneaker, l’azienda invita a fare un passo avanti muovendosi in sinergia con gli altri e con il pianeta, solo unendoci e avendo un obiettivo comunque è possibile fare la differenza.

Per festeggiare la nuova collezione, Moaconcept organizzerà un party al The Social Hub Firenze il prossimo 12 maggio, dove si terrà il “Dating Socks” con Hunt45 che produrrà calzini per i primi 100 ospiti. Ognuno di loro riceverà un calzino, e durante la serata ciascuno dovrà trovare il proprio compagno, a realizzare perfettamente il claim “Let’s pair up”. Inoltre, Moaconcept lancerà un piccolo contest fotografico, e il fortunato vincitore con la foto più divertente vincerà un paio di sneaker del brand.

Il prossimo 30 maggio invece, Moaconcept organizzerà il Summit sull’economia circolare al The Social Hub, dove giornalisti ed esperti condivideranno la loro esperienza nel campo della sostenibilità. Sarà senza dubbio un’occasione importante per conoscere ancora meglio il mondo di Moaconcept, un esempio virtuoso di come si possa affrontare lo sviluppo di un business con un’attenzione e una cura verso il pianeta in cui questo avviene e verso la società tutta, l’unica strada possibile e percorribile oggi.