di Michele Baldini e Virginia Landi
Qualche battuta per definire cosa sia un termine, giacché raccoglie molti significati con lo stesso sèma (cioè l’atomo del significato). Uno di questi è quello che il latino ci tramanda, cioè fine, compimento. Un termine può sintetizzare un processo linguistico di rappresentazione di un oggetto o un concetto. I termini cambiano e si espandono (come i confini) quando compaiono nuovi oggetti e nuovi concetti. Fuori dall’Accademia, proponiamo per ora un caso di multisemìa e uno di anglofilìa.
Panificare /panifiˈkare/ [dal lat. tardo panificare, comp. di panis «pane» e -ficare «-ficare»] (io panìfico, tu panìfichi, ecc.) – 1. Fare il pane, compiere le varie operazioni necessarie per fare ilpane. 2. Ridurre a pane, usare per la fabbricazione del pane: tutta la farina rimasta è stata panificata; p. il miglio, le castagne.
C’è poco da fare, colpa del lockdown, complici le innumerevoli trasmissioni di cucina e i sempre più invasivi canali social di foodblogger, il 2020 è stato l’anno delle pizze, del pane, della pasta, dei dolci fatti in casa. Siamo riusciti a scongiurare l’estinzione del lievito chimico con la produzione di pasta madre, abbiamo scoperto la biga e il li.co.li., a Natale sogniamo ormai più un forno a legna di un viaggio a Londra. Perché non possiamo più pianificare, ma possiamo panificare tutto!
New Normal /njuˈnɔrməl/ dall’inglese New Normal (nuova normalità).
Il sintagma utilizzato in origine per definire le condizioni finanziarie del 2007-2008 viene oggi utilizzato per descrivere la normalizzazione di contesti in precedenza eccezionali. Con New Normal, ci si riferisce a quella normalità caratterizzata da una maggiore attenzione alla salute pubblica, che ci catapulta in un periodo di situazioni inedite. Oggi alla notizia “sta per cominciare il concerto” corriamo a prendere cuscini e il pigiama più rock che abbiamo, per buttarci sul divano davanti al pc. E che dire del Next Normal, della prossima normalità? Da mesi la domenica mattina non resta che panificare il pranzo o fare un work out, ma credo che quel canale YouTube “Glutei Epici” in soli 7 minuti sia proprio quello che stavi cercando…