Che la musica sia un linguaggio universale è esperienza di tutti. Ma quando pensiamo a questo, in genere ci riferiamo a brani che ci commuovono anche se privi di parole, colonne sonore evocative, ritmi che ricorrono in culture musicali ai capi opposti del mondo… Difficilmente pensiamo alle forme di diversità vicine a noi. Così vicine che non ne vediamo le potenzialità.

L’idea

L’idea di un’Orchestra Inclusiva della Toscana nasce proprio così. Il progetto è di In–Armonia, associazione che riunisce insegnanti della Scuola di Musica di Fiesole e famiglie che si confrontano con la disabilità. Si basa su un diverso modo di insegnare la musica: un percorso libero che offra ai disabili nuove opportunità in termini di socialità, competenze tecniche e consapevolezza delle proprie risorse, il tutto senza la necessità di conoscenze musicali pregresse.

È nato quattro anni fa grazie a fondi europei con il supporto scientifico della Fondazione Sequeri Esagramma e l’impegno della Fondazione Spazio Reale. Gli operatori, formati in musicoterapia orchestrale, hanno realizzato con allievi e famiglie un primo triennio di lavori conclusosi qualche mese fa. È rimasta però la voglia di proseguire l’impegno, magari ampliando l’orchestra e attivando un altro triennio per aspiranti nuovi allievi. Recentemente si è unito alla squadra anche il progetto POLIS della Direzione Servizi Sociali del Comune, offrendo il percorso Percustramba, musicoterapia basata sulle percussioni. “Restituire la musica a tutti. Questo è il concetto alla base del progetto” dichiara Tommaso Ferrini, vice-presidente dell’associazione In-Armonia. “Abbiamo intenzione di radicarci e formare l’Orchestra Inclusiva della Toscana. Ci proponiamo di creare una rete di collaborazioni sempre più solida e una prospettiva concreta per il futuro dei ragazzi”.

Il progetto può essere sostenuto partecipando, entro l’11 gennaio, alla campagna di crowdfunding sostenuta dalla Fondazione CR Firenze. Tutte le info su: www.eppela.com/musicability.