L’emergenza Covid non ferma le nuove aperture a Firenze. A dispetto della crisi c’è chi continua a investire in una nuova attività e, al tempo stesso, promuove il suo territorio e fa rete per un effetto benefico a cascata su tutta l’economia di zona. È il caso di BadaMù (Bada che Mugello), iniziativa nata durante lo scorso lockdown.
Un gruppo di sei amici – Virginia, Susanna, Silvia, Dario, Giancarlo e Martina – con competenze diverse (comunicazione, antropologia, grafica e fotografia) si sono uniti insieme per far conoscere le aziende di un territorio, il Mugello, che di km 0 e sostenibilità sta facendo una bandiera da tempo.

BadaMù organizza eventi e iniziative per conoscere sul campo queste realtà: così i partecipanti assistono alla preparazione dei formaggi in fattoria, raccolgono la canapa tessile o vanno a vendemmiare in un’azienda di vini naturali. Inoltre promuove queste realtà locali d’eccellenza, spesso a conduzione familiare, sul web e sui social. I primi eventi hanno avuto grande successo e i ragazzi stanno pianificando altre iniziative per allargare il campo d’azione. BadaMù è sui social www.facebook.com/BadaMugello, www.instagram.com/bada.mu e presto anche su www.badamu.it. 

Anche a Firenze, dove la crisi si sente tra mancanza di turisti e uffici semi-deserti causa smartworking, i giovani stanno rispondendo con spirito imprenditoriale e una buona dose di coraggio. Monica Roshan, indiana naturalizzata fiorentina, ha aperto la sua bottega di gioielli, oro e pietre preziose Firenze Forever a Ponte Vecchio. Un modo, il suo, per guardare al futuro ed esorcizzare la paura. 

In viale Fratelli Rosselli è arrivato Gusto Dim Sum di Lapo Bandinelli e Liu Xinge, un ristorante take away per chi ama la cucina etnica e soprattutto i ravioli gourmet. 

Infine a Firenze sud l’esempio della caffetteria alimentari Da Fernando, la dispensa di Villamagna: una bottega di paese avviata dal trentenne pieno di entusiasmo Alessandro Trivigno.