Di questi anni disgreganti e soli, cosa resterà? Raf se lo chiedeva degli ’80, e forse boh, a pensarci bene, degli ’80 è rimasto Canale 5, le Reebok bianche, lo smanicato di jeans. Potevamo farne a meno? Non saprei… ma questo non c’entra nulla con il lavoro di arte relazionale di Beatrice Bartolozzi, artista, e Sara Freschi, arte terapeuta, in collaborazione con il Quartiere 1 ed il Quartiere 2 di Firenze.
Si chiama T-essere in fiore, è un progetto pensato per festeggiare il centenario della nascita dell’artista sarda Maria Lai, nato su richiesta di Toscanalab arte e Arteterapia, che ha sostenuto e accompagnato l’intero percorso, e parte dall’urgenza di legarsi, relazionarsi, fare rete con lo scopo di creare momenti di aggregazione e scambio a partire da iniziative culturali in loco.
I luoghi del progetto
Il progetto avrà uno sviluppo territoriale: l’intento è di creare un filo conduttore tra due zone di Firenze, San Gallo e Le Cure, seguendo il tragitto del Mugnone nel secolo XII. L’itinerario avrà come punto di partenza la zona di Via San Zanobi – sede dell’associazione ToscanaLab Arte e Arteterapia – e coinvolgerà anche via Santa Reparata e via delle Ruote.
Il torrente Mugnone evoca ricordi e storie: era l’acqua con cui le donne amavano lavarsi il viso, perché migliore rispetto a quella dell’Arno, le curandaie vi lavavano i panni e Boccaccio vi ambientò la novella di Calandrino.
Un’opera collettiva
Lo scopo è il ricreare una mappatura storica e affettiva del territorio: la sede di San Zanobi diventerà un laboratorio aperto per una serie di incontri, in cui saranno invitati artisti, associazioni o altre realtà che contribuiranno con le loro esperienze pratiche ma anche attraverso i loro racconti, alla realizzazione dell’opera collettiva.
Memorie tessili
L’opera tessile prenderà vita materialmente dalla trasformazione di alcuni abiti personali dei partecipanti, carichi di storia e di memoria passando così “dal tessuto personale al tessuto collettivo”. I manufatti tessili istoriati rappresenteranno e faranno riferimento alla memoria e al vissuto contemporaneo del quartiere stesso. Tali opere, in occasione dell’evento finale, che si terrà a giugno 2020, verranno installate lungo l’itinerario e andranno a dialogare con il passato ed il presente con gli emblemi di un tempo e il tessuto cittadino odierno.
T-essere in fiore, fino a giugno, propone un ciclo di circa due incontri al mese in cui si alterneranno racconti orali, lavoro pratico e dove si discuterà delle proposte di realizzazione dell’opera collettiva, ospitando le esperienze di associazioni, artisti ed esperti che aderiranno al progetto. Il 28 marzo, per esempio, potrete scoprire l’arte tessile con Eva Basile, il filo usato nelle tradizioni femminili come strumento per esprimere e immaginare mondi fantastici.