Skianto è una favola amara, un testo spiazzante che mescola rabbia e dolore a una esilarante ironia. Sul palco del Teatro Niccolini un anticonvenzionale, istrionico e intimo Filippo Timi.

In una sarabanda di lampi immaginifici e sferzate emotive nell’impasto dolce di una favola pop, l’attore racconta l’irrefrenabile ricerca di un’identità fuori dalla “handicappitudine”. Memorie e sogni di un ragazzo afflitto da disabilità: confinato dalla malattia e dai genitori tra le pareti della sua stanza.

Lo stesso Timi dice: “Skianto è la bocca murata. È il racconto di un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato. Io spalanco quella bocca in un urlo di Munch. Gli esseri umani sono disabili alla vita. E siamo tutti un po’ storti se ci confrontiamo alla grandezza della Natura. Esiste una disabilità non conclamata che è l’isolamento, l’incapacità di fare uscire le voci.

SKIANTO
14-19 gennaio 2020
Teatro Niccolini

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