La rassegna “Is That Folk?” continua ad esplorare i diversi linguaggi della musica più interessante in circolazione e, grazie alla partnership fra Lungarno, Il Mercantile handmade and vintage market di Livorno e Manifattura Tabacchi, domenica 8 settembre porterà a Firenze il concerto di PLANTASIA all’interno del festival God is Green. Per l’occasione abbiamo raggiunto Sebastiano De Gennaro, responsabile del progetto insieme ad Enrico Gabrielli, uno dei musicisti italiani più talentuosi e celebrati.

Una composizione quasi sconosciuta che nel giro di poco tempo è stata consacrata da voi e dalla Sacred Bones Records. Perché Mort Garson?

Forse negli anni Settanta l’ecologia era un vezzo da hippie. Oggi è diventata una questione molto seria, non c’è più nulla di naïf nel rivolgersi alle piante, sono loro che sopravviveranno al disastro ambientale causato dall’uomo perché la loro struttura ed intelligenza, a conti fatti, è di gran lunga migliore della nostra. Nel 1976 Mort Garson decise di realizzare Plantasia, un lavoro sonoro specifico per la crescita delle piante. Non c’è nessun fondamento scientifico e nessun presunto effetto di questa musica sullo sviluppo dei vegetali, ovviamente. Ma il disco ha il merito di raccogliere dieci composizioni pregevoli dedicate alle piante ed a chi le ama. Evidentemente è il momento di Plantasia, e non siamo gli unici ad essercene accorti.

In un momento di profonda crisi discografica, a te ed Enrico Gabrielli è venuta la coraggiosa idea di fondare un’etichetta. Raccontaci cos’è la 19’40”….



19’40”è una collana di dischi su abbonamento. Chi si abbona riceve per posta un disco a sorpresa ogni quattro mesi. I dischi sono sempre suonati e prodotti da me ed Enrico, con la collaborazione del nostro Ensemble e con il supporto musicologico e creativo di Francesco Fusaro. Agli abbonati proponiamo questo: si cammina assieme, per almeno un anno, alla scoperta di nuova musica, voi non sapete cosa arriva ed il bello è proprio questo. 
Quindi definire 19’40” un’etichetta può risultare fuorviante, non abbiamo un catalogo di artisti sotto contratto, abbiamo invece una collezione di opere che, nell’insieme, tenta di fornire uno sguardo il più possibile aperto e stimolante sulla grande musica ancora in ombra, su quelli che potrebbero essere i classici di domani.

Qual è il tuo rapporto con le piante? Hai il pollice verde? ; ) 



Mi piacciono gli alberi, soprattutto i tigli, i gelsi e le querce, fanno parte di una mia psico geografia attraverso cui mi oriento. Non ho il pollice verde…sono più loro che riescono a far crescere me!

Il vostro ensemble Esecutori di Metallo su Carta si avvale sempre di musicisti talentuosi e set mutanti. In quale forma vi manifesterete alla Manifattura Tabacchi?

Con me ed Enrico Gabrielli, ci saranno Damiano Afrifa e Luisa Santacesaria, per un quartetto di sintetizzatori rigorosamente analogici.

Evento Facebook Is That Folk? Plantasia live