Cortona on the Move (il festival che ha spostato l’obiettivo della fotografia contemporanea internazionale sulla cittadina in provincia di Arezzo) è giunto alla sua settima edizione. Dal 13 luglio mostre, eventi e incontri con i grandi protagonisti del settore hanno contribuito al dialogo sulla fotografia contemporanea e sul suo futuro. Non ci siete ancora stati? Avete ancora una manciata di giorni per visitare il festival, che chiuderà il 1 ottobre. In un’intervista, Arianna Rinaldo, la direttrice artistica, ci ha mostrato “dietro le quinte” del festival.

Se potessi descrivere questa settima edizione con tre parole, quali sceglieresti?

«Direi nuova, aperta e varia. Nuova perché dopo sei anni abbiamo “aggiustato il tiro”, cioè abbiamo perfezionato il tema del festival, superando il concetto limitato di “fotografia di viaggio” e arricchendolo con il significato di esplorazione, movimento e curiosità per il presente, la base della fotografia documentaria, che è il nostro punto fermo. Inoltre poniamo l’attenzione sui nuovi linguaggi della comunicazione visiva e quindi su uno storytelling variegato. Allo stesso tempo è una rassegna molto varia perché diamo spazio sia ai grandi esperti della scena internazionale che ai fotografi emergenti. A questi ultimi sono infatti dedicate le open calls “New Visions” e “Call for PhotobookDummy”.»

La creazione del sistema “festival fotografia” è una svolta importante nel settore; a cosa porterà questa collaborazione tra Lucca, Reggio Emilia, Lodi e Cortona?

«L’Italia ha una grande tradizione fotografica già riconosciuta all’estero, ma all’interno del paese la conoscenza e l’utilizzo del linguaggio visivo è ancora ad un livello piuttosto basso. Il progetto, reso possibile anche grazie al Ministero dei Beni Culturali, mira a fornire spazi e strumenti per discutere ed insegnare la fotografia in modo da permettere sia una formazione approfondita del pubblico specialistico che l’alfabetizzazione al linguaggio fotografico di un pubblico generico.»

Il Cortona on the Move è molto legato al territorio che lo ospita, uno dei suoi obiettivi è dare seconda vita a luoghi storici e simbolici della città; una delle sedi delle esposizioni però, dall’anno prossimo non sarà più disponibile…

«Purtroppo è così, l’ex Ospedale Provinciale che da sei anni è una delle sedi principali del Cortona on the Move è stato dichiarato inagibile. È un peccato perché si tratta di uno spazio grandissimo e malleabile, perfetto per giocare con la fotografia ed ospitare esposizioni che vanno al di là di una serie di foto appese al muro. Quando ci è stato reso fruibile, nel 2012, abbiamo messo in sicurezza la piccola parte del primo piano quella avremmo utilizzato; ora l’edificio necessita di importanti lavori di ristrutturazione di cui si dovrà occupare la pubblica amministrazione. Al momento siamo alla ricerca di uno spazio che possa in qualche modo sostituire l’ex ospedale.»

 

INFO: Cortona on the Move

 

di Giulia Ronchetti