Cara Firenze, io ti ho scelta tempo fa. Forse tu non hai scelto me, ma in questo tira e molla che dura ormai da ben 12 anni, possiamo dire di essere amiche. Spettatrice di numerose tappe fondamentali della mia vita, testimone chiave di andate e ritorni, ascoltatrice delle mie divagazioni, sei però una di quelle amiche che ogni tanto se la tirano troppo (hai un passato importante, è vero!). Per fortuna ci sono io che ti riporto con i piedi per terra, perché hai bisogno di vivere di più nel presente, dico bene? Per questo 2022, cara Firenze, non mi aspetto da te grandi cose, ma piccoli passi in avanti. Ho dunque preparato una breve lista, 7 buoni propositi su come ti vorrei, per rimanere più amiche di prima.
1. Più circolare
L’ambizione che giunge da Palazzo Vecchio è quella di portare Firenze tra le prime città green in Europa, con due grandi obiettivi da raggiungere entro il 2024: superare il 70% di raccolta differenziata e avviare al riciclo il 50% dei materiali. Essendo sempre più presente un avvicinamento ai temi ambientali, speriamo che anche in questo caso la responsabilità individuale si tramuti in collaborazione collettiva.
2. Più inclusiva
Sono molto orgogliosa di vedere l’impegno che soprattutto i giovani rivolgono a questioni importanti dal punto di vista sia sociale che umano. Ne è un esempio Andrea Mucci, ventitreenne di recente insignito dal presidente Mattarella delle onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, che raccoglie segnalazioni per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza di abbattere le barriere architettoniche. Andrea, quale consigliere del Quartiere 2 dal 2019, si è attivamente impegnato affinché la città sia realmente inclusiva e a misura di persone diversamente abili.
3. Più orientata a un turismo slow
In questi mesi di adattamento alla cosiddetta nuova normalità abbiamo visto di tutto. Bistrot a cielo aperto, tavolini di bar che si moltiplicavano. Edifici destinati a strutture alberghiere (di lusso e non). Possiamo tornare un attimo a godere della semplicità? Non per forza dovendo assecondare il principio (e piaga contemporanea) della quantità che sovrasta la qualità? Risp sul mio.
4. Ancora più green
Siamo parte di una città dinamica e non statica, quindi un bel punto a Grifondoro se pensiamo ai passi in avanti fatti su tramvia, bike sharing e piste ciclabili. Stiamo procedendo bene verso una città più verde.
5. Meno trafficata = meno inquinata
Anche se stiamo percorrendo il verso giusto (vedi il punto 4) ci sono ancora troppe macchine in giro. Possiamo migliorare? Sicuramente. Come? Tra le linee guida dell’amministrazione cittadina vi è quello di fornire nuovi strumenti concreti per raggiungere la neutralità climatica nel 2040, tra cui quello di piantare un milione di alberi entro 10 anni. Riconoscere l’emergenza climatica ed ecologica è già un bel passo avanti.
6. Meno costosa
Sarebbe bello uscire una sera a cena e non dover pagare una pizza Margherita 12 euro. O un cappuccino 2.50. Ce la possiamo fare?
7. Più incline all’ascolto
Ricostruire comunità e ravvivare la comunicazione – che purtroppo si era un po’ persa durante la fase più acuta della pandemia – mi sembra uno degli aspetti su cui dovremmo lavorare di più.
Cara Firenze, la mia “letterina” dei buoni propositi è lungi da essere una polemica. È anzi una presa di consapevolezza, che arriva quasi sempre in tutte le relazioni. Dove siamo arrivati e dove possiamo arrivare? Basta nasconderti dietro un trucco vistoso e pesante. Sii più genuina e meno infiocchettata, come quando ti ho conosciuta… perché sei bella così, acqua e sapone.
Lo penso ogni volta che devo partire
È sempre bello tornare
Confuso, spaccato, fatto, sfatto
È bello percorrere i sensi vietati
Guidando veloce
Con gli occhi bendati
Raggiungerti e dirti mi piaci
Cazzo se mi piaci
“Sei la mia città” – Cosmo