Brevissime ETS inaugura una nuova stagione insieme ai Musei Civici Fiorentini. Dopo aver portato in città un format innovativo di conferenze brevi e coinvolgenti, l’associazione approda al Museo Stefano Bardini, uno dei luoghi più affascinanti di Firenze. Sarà questa la cornice del ciclo L’Andazzo, un programma che accompagnerà il pubblico da settembre a dicembre e che riprenderà in primavera con altri appuntamenti.
La scelta non è casuale: il Museo Bardini, con la sua atmosfera raccolta e le collezioni straordinarie di sculture, dipinti e oggetti d’arte, è lo spazio ideale per parlare di storia, gusto e mode, offrendo uno sguardo che intreccia passato e presente.
L’idea di “Andazzo”
Il titolo del ciclo richiama l’idea di tendenza, di “aria del tempo” che attraversa le epoche e influenza stili di vita, arti decorative, collezionismo, moda e persino gastronomia. L’obiettivo è mostrare come ogni epoca abbia avuto le sue passioni e i suoi miti, capaci di lasciare tracce profonde non solo nella cultura, ma anche nella vita quotidiana.
Dall’Egittomania nata con le spedizioni napoleoniche, ai radicali cambiamenti urbanistici della Firenze Capitale, fino ai piatti della cucina siciliana ottocentesca: ogni incontro è un piccolo viaggio tematico, che parte da un dettaglio e apre finestre sorprendenti sulla storia.
Un format fresco e accessibile
Le conferenze si svolgono il giovedì dalle 18.45 alle 19.30, un tempo breve ma intenso, pensato per chi cerca un momento di approfondimento senza la rigidità delle lezioni accademiche. Gli incontri mantengono il linguaggio semplice e diretto che ha reso “Brevissime” un progetto apprezzato da un pubblico trasversale: appassionati d’arte, studenti, curiosi e chiunque abbia voglia di imparare qualcosa di nuovo.
Il programma d’autunno
Il ciclo si è aperto il 23 settembre con Antonella Nesi, che ha raccontato il mondo dei grandi antiquari fiorentini dell’Ottocento, da Stefano Bardini a Elia Volpi. I prossimi appuntamenti accompagneranno i visitatori attraverso epoche e discipline diverse:
Il 2 ottobre, Andrea G. De Marchi parlerà dell’ingresso della finanza nel mercato dell’arte a metà Ottocento, mentre il 9 ottobre Claudio Paolini racconterà il rinnovamento urbanistico di Firenze quando divenne Capitale del Regno.
Il 23 ottobre, Sofia Gnoli guiderà un viaggio nella moda italiana tra le due guerre, tra eleganza e trasformazioni sociali, mentre il 6 novembre Enrico Colle si concentrerà sull’influenza delle arti orientali in Europa tra XVII e XVIII secolo.
A seguire, il 13 novembre, Patricia Lurati parlerà di animali esotici e mercanti in Terra Santa; il 20 novembre Luca Scarlini esplorerà l’Egittomania e il mito di Cleopatra; il 27 novembre Fabrizia Lanza presenterà le trasformazioni del gusto gastronomico in Sicilia e in Europa all’inizio dell’Ottocento.
Il ciclo autunnale si concluderà il 4 dicembre con Carlo Sisi, che affronterà il tema della fortuna dell’antico nell’arte figurativa della seconda metà dell’Ottocento.
Verso la primavera
Il progetto non si esaurisce con l’autunno. Nella primavera 2026, nuove conferenze torneranno ad animare il Museo Bardini, con altri temi che proseguiranno il percorso sull’“andazzo” culturale e artistico. Un’occasione per rendere il museo non solo un luogo di collezioni, ma anche un centro di riflessione e dialogo con la città.