Venerdì 28 giugno è stato inaugurato Spiragli. Teatri dietro le quinte, il festival di arte itinerante fiorentino promosso e organizzato dalla Compagnia Interazioni Elementari, diretta da Claudio Suzzi, un punto di incontro, attraverso il teatro, tra carcere e città, che coinvolge i vari quartieri e li mette a contatto con le marginalità sociali. Molte le date che ospitano iniziative, workshop e conferenze fino al 12 luglio. Il festival, tra le varie proposte e i protagonisti che contano nomi importanti della scena teatrale, coinvolge anche la “La Piccola Accademia degli Stupori” un gruppo formato da 7 a 10 giovani che in questo momento stanno passando parte della loro vita nel carcere minorile G. Meucci di Firenze. Grazie a questa iniziativa, la detenzione diventa in parte un vero e proprio momento di transizione, l’atto di iniziazione a una vita diversa, da cui si può trarre giovamento.
“Una delle tante utopie realizzate”
Come affermato da Claudio Suzzi, direttore artistico del festival, la possibilità di creare uno spettacolo teatrale con questi ragazzi è «una delle utopie che sono riuscito a realizzare in questi 22 anni di lavoro con i ragazzi del carcere». Il festival è, attualmente, alla sua sesta edizione: iniziato nel 2018 grazie ai fondi stanziati dall’Estate Fiorentina, fonda le sue basi nel metodo di lavoro che parte dall’umanità; «cerchiamo di creare pattern di fiducia – continua Suzzi – e di metterli nelle condizioni di rinforzarsi [i ragazzi ndr] a livello di fiducia in loro stessi, nella cura delle loro azioni, che devono imparare a gestire». Suzzi crede nella funzione del teatro come catalizzatore di energie positive che permettono di realizzare l’inaspettato. È d’accordo con questa visione la stessa direttrice del carcere minorile Meucci di Firenze, Antonia Bianco, che si dimostra soddisfatta di ciò che il laboratorio di arti performative è riuscito a produrre: «il teatro delle carceri funziona. Ha creato delle situazioni spirituali» specie nel momento in cui si sono creati legami e collaborazioni tra i ragazzi che si aiutavano l’un l’altro a oltrepassare quelle barriere astratte tra timori e riluttanza che li hanno portati a piantare un seme nuovo nella loro esperienza.
Una chiave d’accesso al mondo culturale
Valentina Gensini, direttore artistico del MAD, si è dimostrata entusiasta di questa collaborazione, laddove il MAD, luogo culturale di forte stratificazione storica, carcere esso stesso fino a tempi non così remoti, intreccia le sue esperienze e rende disponibili i suoi spazi per vari appuntamenti, tra cui, giovedì 4 luglio, lo spettacolo di Merida Urquía “Flor de marmol”, una storia d’amore e testimonianza di memoria storica che riflette, partendo dalla Colombia, sul tema della sparizione forzata degli esseri umani. Grazie a quest’opera, si tenta di riflettere sulla possibilità di convivenza tra teatro e politica. Lo spettacolo è diretto dalla regista Else Marie Laukvik ed è in lingua spagnola.
Il programma di Spiragli. Teatri dietro le quinte
Il festival ha inaugurato venerdì 28 giugno con il Radio Oblivion dj set al Centro GAV in via Gran Bretagna 48; a seguire il 1º e 2 luglio il workshop Il tartufo di Molière, presso il Lavoratorio (via Giovanni Lanza, 64/A), tenuto da Michele Sinisi, regista affermato sulla scena nazionale e artista residente del teatro Fontana di Milano. Martedì 2, inoltre, ricordiamo l’appuntamento con Merida Urquía alla Casa delle Donne: Urquía è un’esponente dell’antropologia teatrale e presenterà, insieme a Claudia Stella Rodriguez, una conferenza Teatro e violenza in Colombia, che ha come filo conduttore la riflessione sulla memoria dei desaparecidos colombiani. Sempre martedì 2 (15.30-18.30) e mercoledì 3 (10-18.30) Urquìa terrà il workshop – in spagnolo con traduzione simultanea – Mi cuerpo, mi sangre y otro yo alla sala delle Ex Leopoldine. Mercoledì 3 va in scena la prima di La simpatia di tutte le cose, di Michele Sinisi, spettacolo basato sull’idea che nulla capita per caso e che tutto è legato dalla sincronicità. Ricordiamo l’appuntamento, giovedì 4 luglio, in piazza delle Murate con Flor de marmol di Merida Urquìa, per poi approdare, sabato 6 luglio al Centro GAV con Claudio Suzzi e Interazioni Elementari per la performance Radio Oblivion, alle ore 21. Il 12 luglio conclude il festival lo spettacolo Il viaggio dell’eroe, ore 19.30, all’Istituto Penitenziario Minorile G. Meucci di Firenze, la restituzione teatrale del laboratorio di teatro “La Piccola Accademia degli Stupori”. Con quest’ultima data, si chiude il cerchio di rappresentazioni, workshop e conferenze che rendono il festival un ponte tra città e carcere.
Per ulteriori informazioni:
SPIRAGLI. Teatri dietro le quinte. Festival d’arte itinerante fra carcere e città
Compagnia Interazioni Elementari
direzione artistica: Claudio Suzzi
L’ingresso agli eventi è libero su prenotazione.
Prenotazioni:
[email protected]
3476049142