Francesca Matteoni è autrice e storica della stregoneria e del folklore e lettrice di tarocchi.  Con la promessa di parlare più approfonditamente di questi argomenti, le abbiamo chiesto, per l’inizio del 2024, di presentarci una sorta di calendario alternativo: la Ruota dell’Anno, secondo le principali festività celto-pagane. Le celebrazioni includono Sabbath (feste solari o “solstizi”) ed Esbath (feste lunari o “equinozi”), che possono variare tra le diverse tradizioni neopagane.

1. Yule (solstizio d’inverno, circa il 21 dicembre “la data nel Cristianesimo coincide con il Natale”): il giorno più corto dell’anno, celebrato con il ritorno della luce e simbolizza la rinascita del sole.ù

2. Imbolc (1-2 febbraio): periodo di transizione in cui si riconosce l’arrivo della primavera. È associato alla purificazione e all’innalzamento delle energie.

3. Ostara (equinozio di primavera, circa il 21 marzo, “l’equivalente più o meno della Pasqua, che infatti in inglese si chiama easter”): equilibrio tra giorno e notte e inizio della crescita della vita. Simboleggia la fertilità e la rinascita.

4. Beltane (30 aprile – 1 maggio): culmine della primavera e inizio dell’estate. È associato alla celebrazione della fertilità, dell’amore e della vita.

5. Litha (solstizio d’estate, circa il 21 giugno): il giorno più lungo dell’anno, celebra l’apice dell’estate e l’abbondanza della natura.

6. Lammas o Lughnasadh (1 agosto): segna l’inizio del raccolto, onora il dio celtico Lugh (“Luce”). Periodo di gratitudine per i frutti del lavoro agricolo (festa del pane).

7. Mabon (equinozio d’autunno, circa il 23 settembre): il declino della luce e l’ingresso nell’autunno. È un momento di riflessione e di ringraziamento per i doni della terra. “La celebrazione di questa festività è sempre un po’ controversa”.

8. Samhain (31 ottobre – 1 novembre): simboleggia la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno “il nome è la contrazione di ‘summer’ e ‘end’, momento in cui il velo tra il mondo spirituale e il nostro è sottile. Oggi conosciuta e celebrata come Halloween”.

“La celebrazione privata di queste festività è un’esperienza intima, che rispecchia la spiritualità personale, consentendo un’espressione autentica delle proprie connessioni con la natura, la spiritualità e la comunità”.