Mi sono avvicinato all’opera di Calvino leggendo un racconto oggi contenuto nella raccolta Gli amori difficili. Parlava dell’impossibilità di due giovani sposi di condividere la quotidianità: entrambi impiegati di fabbrica, lui copriva il turno di notte e rincasava quando lei usciva di casa per coprire il turno diurno.
All’epoca lavoravo in un ristorante e mi sentivo un po’ come Arturo con Elide, per questo risalii subito la china dell’autore sanremese in cerca di altre affinità, pur avendo pochi strumenti per cogliere la poliedricità della sua opera: una riflessione filosofica e scientifica sul reale, esposta sotto forma di storie capaci di arrivare a tutti. Ma non solo. Calvino amava sperimentare, ma soprattutto amava contaminare la propria letteratura con altre forme d’arte, tra cui il teatro e la musica, come dimostrato da Carlo Benedetti nel saggio Un musicologo inconsapevole (Le lettere, 2022), che esplora la produzione di canzoni e libretti d’opera scritte da Calvino tra il 1958 e il 1982.
Per chi fosse curioso di conoscere questo aspetto dell’opera calviniana, se ne parlerà domenica 15 ottobre alla libreria L’Ornitorinco, nella serata dedicata ai 100 anni dalla nascita dell’autore sanremese (15 ottobre 1923). Un incontro di letture e ascolto delle canzoni con parole di Calvino, a cui seguirà un laboratorio di tarocchi condotto da Cecilia Lattari, pedagogista teatrale, educatrice, performer, basato su Il castello dei destini incrociati, libro scelto dal gruppo di lettura della libreria: gli Ornitorinchi, dopo un testa a testa con Le città invisibili e Se una notte d’inverno un viaggiatore. Per tutte le informazioni, scrivete alla libreria L’Ornitorinco, cercatela sui social o, ancora meglio, andateci di persona. E per chi volesse conoscere il suo attivissimo gruppo di lettura, li trova sempre in libreria la sera successiva, lunedì 16 ottobre.