di Beatrice Beneforti

ArtOdissey, il progetto sostenuto dall’Università di Firenze, è giunto alla sua seconda edizione

Un viaggio in barca a vela che servirà per mappare le microplastiche presenti nel mar Mediterraneo. Tutto ha avuto inizio dall’incontro casuale dei due personaggi a capo del progetto. Lorenzo Cipriani, skipper e storico dell’arte e Duccio Cavalieri, professore ordinario di Biologia all’Unifi. Era luglio 2021 e i due si trovavano al Teatro dell’Acciaiolo di Scandicci per presentare due libri in due orari diversi. Cipriani aveva appena parlato al pubblico del suo libro “Il respiro dell’oceano” sul suo viaggio in giro per il mondo in barca a vela appena concluso e Cavalieri stava per presentare “Ballando nudi nel campo della mente” del premio nobel Kary Mullis.

Nasce così ArtOdissey.

La loro prima idea è stata la campionatura delle microplastiche presenti in determinate aree del Mediterraneo. “Lorenzo raccontava di come lui e Valerio Bardi avrebbero seguito le rotte antiche. Ho capito che questa modalità sarebbe stata una novità nel campo scientifico. Non avremmo campionato secondo la prassi tradizionale che prevede prelievi mirati ma ci saremmo affidati ai venti e alle correnti. Ecco perché abbiamo formato Lorenzo per prelevare il DNA delle triglie che avrebbe trovato in ogni porto raggiunto” ha spiegato il professore Cavalieri. La diffusione delle plastiche e delle microplastiche è un tema che interessa la scienza da tempo. L’inquinamento marino riguarda anche la nostra salute. Per questo è importante studiarlo e monitorarlo. Quando Lorenzo mi ha detto che avrebbe compiuto un nuovo viaggio seguendo i venti e le correnti ho pensato subito alle microplastiche che si spostano seguendo le correnti” ha detto Cavalieri.

Infatti i due sono riusciti a creare in tempi record un progetto di ricerca e a trovare i finanziatori. In pochi mesi hanno formato lo skipper Cipriani per permettergli di prelevare acqua e DNA dalle triglie – pesce stanziale che si nutre di acqua e detriti e, indirettamente, anche di microplastiche – e di conservarlo nel migliore dei modi. “Lavorare con i campioni di DNA e conservarli durante una navigazione in barca a vela non è come farlo in un laboratorio. Abbiamo sviluppato una tecnica che si è rivelata giusta. Nessun campione è andato perso e questo non era scontato” ha continuato Cavalieri.

Salpati da Viareggio nell’aprile del 2022, Cipriani e Bardi hanno intrapreso la loro prima navigazione scientifica finanziata in parte dall’Università di Firenze, in parte dagli ospiti che volevano condividere alcune tratte con loro ma soprattutto, chi ci ha creduto di più, è stata la Regione Toscana. “Valerio ed io dovevamo ripartire per il Mediterraneo per una navigazione legata ai miti. La mia formazione è storica ed è stato emozionante per me rendermi utile in un progetto di questa portata”, ci ha spiegato Cipriani, “con Duccio ci siamo concentrati su quei micro organismi che naturalmente disgregano le microplastiche”.

La ricerca non si limiterà a mappare le zone in cui sono più o meno presenti le microplastiche. Con ArtOdissey il dipartimento di Biologia dell’Unifi ha l’ambizione di studiare come le triglie riescono a sopravvivere disgregando autonomamente le microplastiche di cui si nutrono. “Possiamo prendere spunto dal comportamento delle triglie” ha concluso Cavalieri.

I risultati della prima spedizione usciranno a ridosso della seconda partenza di ArtOdissey. La barca a vela Milanto salperà il prossimo 29 aprile. Questa volta Valerio Bardi partirà da solo e sarà raggiunto in un secondo momento da Cipriani che nel mese scorso ha subito un’operazione che gli permetterà di raggiungere Valerio in un secondo momento. Condivideranno con noi le loro avventure attraverso i canali crossmediali di Controradio e i loro social.

 

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