Come si fa a non cadere nel banale raccontando una delle regioni più instagrammate d’Italia? Ad andare oltre il tipico casolare rustico, il paesaggio con cipressi a perdita d’occhio e un inflazionatissimo bicchiere di vino – magari fotografato da una vigna – ci hanno pensato Lucrezia Cortopassi e Riccardo Demi, genitori del progetto Instagram @salutidallatoscana. Una guida di viaggio digitale che comunica in modo semplice e genuino attraverso fotografie amatoriali mescolate a grafiche accattivanti, posti che scoprono in prima persona esplorando la regione durante i weekend, proprio come solo i veri local sanno fare. 

Originaria della Versilia lei (Pietrasanta) e pisano lui, hanno dichiarato: “Questo mix di elementi tra foto e grafiche è il nostro punto di forza. Abbiamo unito i nostri due mondi (il graphic design per Lucrezia, il digital marketing per Riccardo) dando vita a un modo divertente di promuovere il  territorio,  incuriosendo  principalmente un target composto da giovani che vuole andare i soliti cliché. Per offrire questo punto di vista innovativo su una regione eterna dall’alto contenuto artistico/culturale, collaboriamo con i creativi che la vivono tutti i giorni, dai fotografi agli scultori ma anche artigiani e designer con cui condividiamo le origini”. Lucrezia è una ragazza che fa collezione di calamite per frigoriferi e non se ne vergogna. 

Da qui l’idea di creare lo spin-off commerciale @souvenirdallatoscana, uno shop online con  oggetti che custodiscano il ricordo della propria esperienza, spesso in sinergia con artisti emergenti toscani. Attingono dalla tradizione toscana (vedi il servizio di piatti con olive e girasoli) ma in modo originale e più fresco (per esempio dei David di Michelangelo in 3D nei colori pastello). Tra le richieste più stravaganti che hanno ricevuto c’è senz’altro quella di qualche americano che chiede il posto perfetto dove fare la proposta di matrimonio. Ma dietro le quinte di Saluti dalla Toscana, con il suo tocco nostalgico-retrò, che non ha bisogno di droni o effetti speciali, ci assicurano di voler rimanere umili, e al momento non parlano di proposte pubblicitarie in collaborazione con locali, perché verrebbe meno quella genuinità con il quale il loro storytelling è iniziato.