Concerti segreti in spazi unici in tutto il mondo. Il sito di Sofar Sounds mi accoglie così. Sono curiosa, inserisco il mio indirizzo e-mail, scelgo Prato e m’iscrivo al concerto del 13 novembre alle 17:30. Non so altro, né dove si svolgerà, né chi suonerà.
Via mail mi comunicano: “I tuoi dati sono ora nel nostro sistema e ti faremo sapere presto se sei stato invitato a questo spettacolo. Riceviamo centinaia di richieste per ogni evento, quindi non possiamo garantirti di essere sempre selezionato”.
Nessun biglietto da comprare, bisogna solo entrare in lista! Il giorno prima dell’evento, scrivono: “Indirizzo svelato! Via Don Giovanni Minzoni 24, Prato – Birrificio La Foresta”.
Arrivo nella zona industriale di Prato e mi fermo davanti a un capannone. L’ingresso è gratuito e, controllata la lista, mettono un timbro con il logo di Sofar sulla mano. Il posto, insolito e ricercato, si trasforma in un salotto, con la luce soffusa e gli strumenti per suonare posizionati davanti ai contenitori in cui fermenta la birra.
Tutto intorno, tappeti, cuscini e lucine. Siamo circa 40 persone, sedute a terra o sulle panche, a circolo intorno agli artisti che si esibiscono a rotazione: Gintsugi, Moonly, con Francesco D’Aloia e Tommaso Testa e, infine, Kasta e Marco Balducci. L’atmosfera è intima e rilassata, sorrido e mi lascio trasportare dalla musica. Ho fatto bene a rischiare, perché l’insolito può regalarci emozioni inaspettate.
foto di Alice Risaliti