I giovani autori oggi si devono presto o tardi misurare con il dilemma: scrivere in italiano o in inglese? Che scelta fare in termini di pubblico a cui rivolgersi? seba ha scelto di non limitarsi in nessun modo e di scrivere in entrambe le lingue, che per lui sono lingue madri. Il singolo che presenta il suo lavoro è “Painting my hills“, di ispirazione brit anche per quanto riguarda i suoni.

Il brano, il cui testo è stato scritto insieme a Camilla e Valentina Guetta, “non parla né di pittura né di paesaggi“, ma della necessità di costruirsi un proprio mondo immaginario, alternativa a quello “flat” che ci circonda. Nei brani di seba c’è lo zampino di David “Change” Ciangherotti, co-produttore del progetto: ne cura la parte tecnica, aggiungendo beat elettronici e sintetizzatori alle idee di seba, che possono nascere al piano, alla chitarra, al basso.

Inoltre, David si occupa anche di mixare i brani e curare alcuni aspetti della resa live. Un progetto insomma a due teste, anche se a volte sul palco c’è solo seba, come in apertura a Giovanni Truppi lo scorso mese. Entrambi si dedicano con passione alla scoperta di musica nuova, David usando Spotify e seba seguendo gli artisti che ama su Instagram. Molto difficile scucirgli dei nomi di riferimento: mi parla della sua formazione in area Beatles – Green Day – Coldplay (“come diceva Bowie: I am a collector”), ma i suoi ascolti condotti “in modo educativo” ci avvicinano al pop contemporaneo delle scene più interessanti (una per tutte quella belga di Stromae e Tamino).

In autunno è prevista l’uscita di un EP di 4 tracce che noi abbiamo potuto ascoltare in anteprima: due di esse sono cantate in italiano e rivelano un interesse anche per il soul e l’R&B. Una quarta traccia bilingue esprime l’identità di seba e la direzione insieme territoriale e internazionale del suo progetto, che lui definisce “alternative pop“, una ricerca costante di qualcosa che sia “originale e fresco” senza per forza cercare il tormentone.

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foto: Camilla Poli e Samuel Salvadori