di Asia Neri

Firenze Jazz Festival rivela i primi nomi confermati per l’edizione 2022. Dall’8 al 10 e dal 14 al 18 settembre, la rassegna torna ad abitare la città in modo capillare e diffuso: nove le location prescelte, oltre quaranta i concerti in programma e tanti ospiti della scena jazzistica nazionale e internazionale. Il ventaglio delle proposte è ampio e inclusivo, riconfermando questa grande festa musicale come punto di riferimento per l’offerta culturale di Firenze.

Il manifesto visivo di quest’anno porta la firma dell’urban artist fiorentino Exit Enter che ritrae un sassofonista intrepido e pieno di energia. “[…] eccolo, il sassofonista solitario, in mezzo al Ponte Santa Trinita, aveva un pubblico e non lo sapeva” racconta l’artista, con un esplicito riferimento alla fruizione della musica dal vivo, al ritorno del mondo dello spettacolo nelle città.

Le anticipazioni dall’8 al 10 settembre

La rassegna viene inaugurata con la celebrazione del centenario dalla nascita di  Charles Mingus, uno dei più grandi artisti del jazz moderno. E non poteva essere altrimenti.

Giovedì 8 settembre, l’Anfiteatro di Villa Strozzi ospita In spirit Of Mingus – The Centenary Tribute con il sassofonista Roberto Ottaviano, con Alexander Hawkins, Marco Colonna, Giovanni Maier e Zeno De Rossi. Insieme formano gli Eternal Love Quintet, gruppo molto attivo sulla scena italiana ed europea.

Segue la serata di venerdì 9 settembre con due proposte per una location con vista. Sulla Terrazza di Villa Bardini, alle ore 19:00, il sipario si apre con il pianista Francesco Maccianti e il sassofonista Stefano “Cocco” Cantini, in compagnia di altre celebri proposte del jazz toscano per una session ‘dall’aria di casa’. Una volta accesa l’atmosfera e scaldato il palco, è il turno del piano solo recital di un celebre artista sardo. Tra esperienze musicali prestigiose ed esplorazioni in ambiti artistici trasversali, il poliedrico Antonello Salis si è dimostrato incisivo per l’evoluzione della scena jazzistica della vicina Sardegna e di quella dell’intera penisola italiana.

Alle 21:30 di sabato 10 settembre, sale sul palco Lucy Woodward Quartet: il gruppo è guidato dalla musicista di origine londinese che ha esordito nel 2003 con il disco While you can, di cui il singolo Dumb Girls è divenuto una delle 40 top hit di quell’anno. Il suo stile inizia però a definirsi successivamente con sonorità che vanno dall’R&B al groove molto marcato e venato di jazz, in cui emerge un istinto naturale per il canto.

Le anticipazioni dal 14 al 18 settembre

Sounds Like Freedom. La possibilità di condividere con altri artisti e con il pubblico la propria musica non può più essere data per scontata dopo gli strani tempi che abbiamo attraversato. Rosa Brunello vuole celebrare la ritrovata libertà di esibirsi dal vivo, di avviare scambi con altre culture, di tornare a vivere il contatto umano in modo naturale, non più come privazione.

Mercoledì 14 settembre, alle ore 21:30, l’Anfiteatro di Villa Strozzi ospita la bassista veneta con la sua seconda uscita discografica, alla quale hanno partecipato il produttore Tommaso Cappellato, la trombettista Jazz Ahmed, il chitarrista Maurice Luca e il batterista Marco Frattini.

La sera seguente, il palco si accende di imprevedibilità con la ricerca sonora di Pasquale Mirra e Hamid Drake. L’interazione strumentale tra i due musicisti ha permesso lo sviluppo di un percorso dalla natura eclettica ed estemporanea, di un immaginario onirico sempre nuovo, sospeso tra influenze africane e orientali che si fondono con le loro reciproche identità musicali.

Cantautrice, chitarrista e acuta ricercatrice della musica popolare brasiliana, Barbara Casini va in scena con Hermanos all’Anfiteatro di Villa Strozzi (16 settembre). Al trio familiare con Taufic e Burgio, si aggiunge il sax di Javier Girotto per un viaggio tipicamente latino americano. Barbara Casini ha infatti intercettato durante il suo percorso artistico numerosi personaggi della scena del jazz brasiliana, italiana e internazionale, proponendo interessanti commissioni di generi e riletture monografiche di grandi autori.

Barbara Casini

Una miscela di dub, reggae, funk, disco e hip hop arriva in città sabato 17 settembre, più precisamente allo spazio estivo Ultravox Firenze presso l’Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale, con Daddy G, fondatore dei Massive Attack. A lui si uniscono i Mop Mop con il loro sound postmoderno e Joan Thiele, artista italo-colombiana con un’impronta estremamente personale: il tutto prende avvio dalle ore 18:00, ma la line-up di Firenze Jazz Festival per l’Ultravox Firenze riserva ancora qualche novità da rivelare.

Le anticipazioni si chiudono con la performance mattutina di domenica 18 settembre dei Ghost Horses, presso la Locanda Le Tre Rane a Poggio Casciano. Il batterista fiorentino Stefano Tamborrino e gli statunitensi Dan Kinzelman e Joe Rehmer formano un trio avant-jazz che gioca sulla manipolazione e la ricombinazione di linguaggi musicali. Dall’hip hop al blues fino ai ritmi latini e africani, il risultato di questa formazione è una miscela viscerale e misteriosa. Il progetto Ghost Horses offre a ogni membro la possibilità di esercitare la propria libertà espressiva all’interno di un’ecosistema musicale dedicato alla sperimentazione creativa e avanguardista.

Daddy G

Informazioni e call volontari

Firenze Jazz Festival è organizzato dal Centro Spettacolo Network Soc. Coop. e rientra fra le quindi grandi rassegne dell’Estate Fiorentina 2022. La direzione artistica ha la firma di Francesco Astore e il coordinamento di Enrico Romero. Attualmente il festival è in cerca di volontari, è possibile iscriversi alla call sul sito web di FJF.