Ci sono voluti anni di lavori e restauri ma Palazzo Portinari Salviati ha riaperto al pubblico. Uno scrigno di arte e storia, come è stato definito, che ora aspetta solo di essere visitato e conosciuto dai turisti ma prima ancora dai fiorentini.
Nel corso degli ultimi decenni gli ambienti non erano accessibili a tutti e, anche se il suo futuro è nel segno del turismo deluxe, le occasioni per visitarlo e scoprirne i capolavori d’arte non mancheranno. Saranno organizzate visite guidate al palazzo almeno un giorno la settimana. Si potranno così ammirare la Corte di Cosimo I, la Corte degli Imperatori e la Cappella Salviati dedicata a Maria Maddalena. I cicli di affreschi dedicati all’Odissea e alle storie di Ercole, realizzati da Alessandro Allori e aiuti tra il 1574 e il 1576.
Il Palazzo si propone come residenza d’epoca con 13 suite lussuose. Al piano terra il “Salotto Portinari Bar & Bistrot”, nell’attesa, dal primo giugno, dell’apertura della Corte degli Imperatori e delle sale attigue, chiamate a ospitare “Chic Nonna”: il nuovo ristorante dello chef stellato Vito Mollica.
In viale Redi ha aperto YellowSquare, l’ostello di ultima generazione. Un edificio, realizzato nel 1935 come dispensario provinciale per i malati di tubercolosi, divenuto sede dell’azienda sanitaria locale negli anni ’80 e nel 2005 finito all’asta.
A distanza di 17 anni la rinascita. YellowSquare offre alloggio a chi è di passaggio in città, con qualche sorpresa. La più evidente è sul tetto: è la piscina con vista sullo skyline di Firenze. Circa 250 i posti letto in dormitori con stanze da quattro a otto posti, più dodici camere private. E ancora due giardini, spazio per il coworking e area ristoro, una cucina condivisa per le cooking class.
L’esperienza food & beverage viene declinata su tre piani: dal basement per la cultura underground e i cocktail della notte nel “Bargiù”, al “Barmezzo” per tutti i momenti della giornata, fino al “Barsù”, dove approfittare sul rooftop di piscina e solarium.