Appena prima di uscire da Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis – la nuova mostra di Manifattura Tabacchi prodotta e organizzata da NAM – Not A Museum e Lo schermo dell’arte – un proiettore riproduce una mano che accarezza chi passa di lì: un gesto di conforto delicato e inaspettato, una carezza virtuale che, in un momento di crisi, pone davanti alla riflessione del valore del gesto dopo mesi di isolamento e di contatti tendenti allo zero.
E questa è solo l’epifania dell’esposizione, il culmine di un percorso che mette il fruitore di fronte a installazioni, video e film prodotti dai 12 artisti partecipanti alla nona edizione di VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, che sono capaci di far dialogare il mondo dell’arte con le conseguenze della pandemia, in una commistione di temi tra presente e futuro, tra ambiente, socialità, politica e economia.
“E pensare che l’intera idea di Resisting the trouble risale a prima del Covid” – dice il curatore Leonardo Bigazzi. E poi prosegue ricordando il ritardo di 6 mesi accumulato proprio a causa della pandemia e gli sforzi profusi per la realizzazione dell’allestimento.
Michelangelo Giombini invece, Head of Product Development di Manifattura Tabacchi, rimarca la volontà di portare a termine questo progetto nonostante le varie difficoltà: “questo era un matrimonio che s’aveva da fare”.
La mostra – che sarà visitabile dal 4 maggio al 4 giugno presso gli spazi espositivi del padiglione B9 – sancisce l’inizio della collaborazione tra Manifattura Tabacchi e Lo schermo dell’arte: le due realtà, infatti, saranno di nuovo partner nel prossimo autunno per la 14° edizione de Lo schermo dell’arte Film Festival.