Non prendiamoci in giro: stare a casa, agli arresti domiciliari non è proprio una cosa semplice.
Ma si deve fare e si fa.
Tralasciando tutto l’aspetto emotivo nel quale non entro in merito – ci sono persone più qualificate di me per questo – mi limito a parlare di cose leggere che poi forse tanto leggere non sono perché alla fine quello di cui c’è bisogno è di respirare un momento.
Lo stare a casa non è sinonimo di abbrutimento, anche se la tentazione è forte: vivere la giornata da reclusi in pigiama per poi tornare al letto la sera con lo stesso comfort look è allettante.
Forse, sicuramente per le prime quarant’otto ore.
Occorre poi dare un freno a questo scivolare nella pigrizia mentale: il vestirsi la mattina e togliersi il pigiama è essenziale per poter mantenere il contatto con la vita di prima.
Si perché la vita di prima manca, la libertà di prima manca…anche se poi non so se fosse reale libertà, ma non apriamo questo argomento.
Siete pronti?
Alzatevi dal letto e subito sotto la doccia.
Sistemate i capelli come doveste uscire e perché no truccatevi anche un po’, bastano un mascara, un correttore e una passata di rossetto sulle labbra per svegliare anche la mente.
Avete l’opportunità di sperimentare quel rigo di eyeliner che non vi riesce mai, ora avete tanto tempo per proverci!
Avete l’opportunità di lavorare da remoto? Ottimo, sarà la scusa perfetta per vestirvi, sì!
Non fate finta di non aver sentito: mettete a lavare la pseudo tuta che avete da giorni e che ormai è la vostra seconda pelle.
Non vi dico di mettervi i tacchi (anche se tutto sommato non sarebbe un’idea malvagia), ma optate per quel vestito che non mettete mai perché troppo corto, ora potete sfoggiarlo tra le mura di casa, oppure quei jeans che adorate.
Bandite per qualche ora la comodità di maglioni e felpe oversize: un top dalle spalline sottili magari in seta, un bel cardigan lungo, pantaloni o gonna (a voi la scelta).
Indossate la collana che amate e spalancate la finestra al sole che entra: fare il pieno di vitamina D il più possibile è un toccasana.
Se potete insieme al caffè la mattina accendete la musica per svegliare la casa insieme a voi.
La quarantena non è una scusa per farvi le trecce alle gambe per cui visto che avete tempo vai di ceretta o se non potete fare altrimenti, rasoio: sentirvi a posto anche da questo punto di vista è condizione necessaria per attivare la serotonina e riuscire a superare questo momento.
E se potete, fate tanto amore, lì i vestiti decisamente non servono.