di Andrea Bertelli
Il Natale è già alle porte; luci, addobbi, pungitopo, vetrine sfavillanti, negozi tirati a lucido. La città si illumina di shopping sfrenato. Un ottimo periodo per fermarsi e alzare il bicchiere; sì, ogni scusa è buona.
Fortuna che ci sono i birrai a prendersi cura di noi e della nostra sete, veri angeli del Natale. Spesso già da mesi sono a lavoro per brassare e far maturare la propria Bier de Noel, altro che elfi.
Le birre natalizie o Kerstbier sono create apposta per questa festività. Non rientrano in uno stile birrario ben preciso, ma hanno spesso caratteristiche comuni, di solito sono tendenti al dolce e brassate con spezie associate al Natale, come cannella o anice stellato, chiodi di garofano, scorze d’arancia o agrumi e vaniglia.
Usano avere un’alta gradazione e si adattano bene ad una bevuta di fine pasto, accanto al caminetto, accompagnate da un cubetto di cioccolato fondente o quattro “bruciate” a seconda delle preferenze. Se le abbinate ad una bella fetta di panettone; che sia con i canditi, mi raccomando.
La maggior parte dei birrifici cambia ricetta ogni anno, ma tra i Toscani le più classiche sono: la “San Niccolò” del Birrificio Amiata di Arcidosso ispirata al santo del paese, la “Winter Duck” dell’Olmaia, la “St. Renna” del Birrificio Bruton e la “Christmas Beer” di Lorem Ipsum di Dicomano.
Menzione speciale per la “Babbo Natale è morto” di Calibro 22 di Figline Valdarno, Imperial Stout nera come la pece. Hoppy Christmas Folks!