La favorita non rappresenta sicuramente la solita storia della vita in una corte inglese degli inizi Settecento. Nel film nulla di ciò che vediamo ci risulta familiare e rassicurante, ma d’altronde è questo lo stile del regista greco che ci ha già incuriositi con pellicole come The Lobster.
La corte attorno alla governante in carica, la regina Anna, è composta di persone meschine ed ipocrite, dedite soltanto al proprio tornaconto, che fingono di comprendere le esigenze e i problemi della regina. In realtà ognuno di essi utilizza e raggira la regnante in modo da accrescere il proprio benessere. Lanthimos attraverso questa pellicola, ci svela una sorta di “triangolo amoroso” che vede l’amica di vecchia data della regina, Sarah, e la nuova dama di compagnia, Abigail, contendersi il “favore” della regina Anna.
Lanthimos racconta, senza filtri e carinerie, le condizioni e lo spirito di tre donne che “giocano” per mantenere uno stato che le faccia sentire potenti. La meravigliosa caricatura che il regista attribuisce alla regina è sicuramente il motivo per cui l’attrice Olivia Colman ha vinto il premio come Migliore Attrice Protagonista.
Infantile, insicura e viziata, la regina Anna non riesce a sopportare il minimo torto che mette il broncio e si butta a terra a piangere. La sua paradossale fragilità inoltre è soggetta a strategie e giochi da parte dei membri della sua corte, che la convincono ad attuare delle decisioni di altri. Ma in fondo, tutto ciò che la regina desidera è il sentirsi amata. Ed è proprio questa condizione che consente a Lady Sarah e Abigail di manipolare la sua mente per assicurarsi il posto come “favorita” della regina.
Il regista fa uso di inquadrature disturbanti e distorte per catturare l’indole umana, ben rappresentata qui dalla natura femminile. Tutto è concesso in questo gioco di potere, dove la regina è vittima inconscia della falsa facciata dell’amore. A rendere il film ancora più scomodo e sgradito è la colonna sonora, composta da preoccupanti melodie classiche e suoni striduli che sottolineano il climax della scena.