di Marta Staulo
Nell’immaginario comune, questi sono giorni in cui Tg2 Costume e Società smette di obbligar anziani e bambini a non uscire nelle ore calde e riesuma finalmente la figura leggendaria del mal da rientro, forse scoperta da Luciano Onder (RIP) durante un temporale di fine agosto e incubo di tutti i medici fiscali e che una volta si chiamava semplicemente “giramento di maroni”. Ma la medicina si evolve e i drammi sono sempre gli stessi. E non l’avrei mai detto che la fine dell’estate, ufficialmente iniziata e targata golfini sulle spalle, mi avrebbe portato a Cellai, frazione del Comune di Rignano sull’Arno, dove sono arrivata per più strade, sentieri seppur intrapresi tutti per lo stesso motivo.
La fine dell’estate dal 29-30 agosto a Cellai significa Cellive! Rock Festival (Piazza Guglielmo Ghiandelli, Cellai, Rignano sull’Arno) una due giorni di eventi rural-cazzuti ad ingresso gratuito messa su da un gruppo di ragazzi del posto neanche trentenni dell’Associazione Fenix e a cui “gli s’è tappata la vena” (cit.).
Perché è questa l’espressione con cui più volte Matteo Gioia, uno degli organizzatori, mi descrive quelle azioni fatte seguendo l’istinto e non la ragione, in quel momento e punto preciso da cui spesso ha origine la meraviglia.
La stessa meraviglia con cui la seconda edizione del festival presenta al pubbico due giorni di cultura da vivere, in cui in cui l’arte, i sapori, gli odori del luogo si rivelano la scintilla per creare aggregazione, per rinforzare il legame tra abitanti, visitatori, vecchie e nuove generazioni. Il tutto fatto declinando sulle due giornate un caleidoscopio di esperienze diversificate: il sabato spettacoli di danza della The Dreamers Academy, scuola di danza hip hop di Bagno a Ripoli, seguite da una cena tradizionale contadina, durante la quale i commensali potranno assistere a una performance teatrale della La Compagnia delle Seggiole, che coinvolgerà i partecipanti in un “radiogiallo” che mostrerà come in passato venivano realizzati i rumori radiofonici ( per prenotazioni 348/2208836). A chiudere la serata la proiezione di L’Uccello dalle Piume di Cristallo (Dario Argento, 1970) presentato dal Prof. Luigi Nepi dell’Università degli studi di Firenze.
La domenica si prospetta totalmente rock , sull’onda del panorama musicale indipendente italiano. Per prime sul palco le Echiduo, duo acustico di Lucca, seguite dai Siberia (poeti guerrieri dall’animo 80’s) e dalle GrandiNaviOvali (un intreccio di elettronica infetta e chitarrismi dal sapore new wave), due promettenti band del roster della Maciste Dischi, etichetta milanese con il cuore sempre in erezione, che si presenta con due parole: musica forzuta.
Come Cellive Rock Festival, anche i Thegiornalisti, band romana rivelazione del panorama indie, significano La Fine dell’Estate, loro brano di punta che, quanto questi ultimi miei due mesi, ha per ritornello ‘la mia malinconia è tutta colpa tua‘ .
La stessa band che mi ha accompagnato in sbraiti ovattati di doccia-schiuma al suono di ‘Io per te io non esisto‘ (Io Non Esito) ed in momenti di esaltazione alcolica massima di vodka jello-shot urlando le parole di “Promiscuità”.
Cellive! Rock Festival, oltre ad essere in sé una sfida, realizzato in collaborazione con il Circolo Arci Guglielmo Ghiandelli di Cellai e patrocinato dal Comune di Rignano sull’Arno, è anche un terreno di prova per l’Associazione Fenix, che mentre sei lì a pensare alla fenice e alla potenza che può avere solo una rinascita che sussegue alla distruzione, ti viene ricordato che il nome è stato preso da uno dei Cavalieri dello Zodiaco. Ma poi ecco, no, è una anche una rinascita. L’Associazione ha per scopo ultimo il ripristinare l’Iris, storico locale della zona, prima cinema e poi discoteca, e renderlo un centro culturale degno di competere con le numerose realtà fiorentine.
A far da cornice a tutte le performance artistiche sarà una mostra dei Fotografi del Levante che, insieme agli stand gastronomici e di degustazione di birra e vino, dipingeranno un’ atmosfera che mi porta alla mente la gara di tiro con l’arco di Robin Hood, sospesa tra il rock ed il bucolico, dove potersi immergere a polmoni pieni.
La pagina facebook: https://www.facebook.com/celliverockfestival