Sandro Michaelles ha iniziato con la fotografia per passione, poi è andato negli Stati Uniti a studiare dai maestri. Era il 1982, là si è specializzato sul bianco e nero, ma al centro della sua ricerca ci sono sempre state le persone.
L’esperienza per me inedita di farmi fare un ritratto fotografico è stata sorprendente: mi sono sentito nuovo, completamente a nudo, come se qualcuno mi vedesse per la prima volta, quasi come se fosse una seduta psicologica. Un’altra cosa che ha detto Sandro, e di nuovo mi ha fatto pensare alla psicanalisi, è stato quando rivolgendosi alla sua assistente, le diceva che talvolta lo scatto migliore si ottiene prima o dopo di uno scatto “ufficiale” così come talvolta le cose più interessanti di una seduta avvengono al momento di entrare o di uscire nella stanza dell’analista.
Quando sono uscito dallo studio, finita l’intervista, per un curioso effetto ottico della via, o forse per l’esperienza appena vissuta, ho faticato a orientarmi e a capire quale fosse la direzione per tornare al motorino.