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Fotografi di anime

Studio

di Simone Maria Lisi
La prima cosa che noto, aggirandomi per lo studio fotografico di Via San Niccolò 88R, è che nelle foto da Sandro tutte le persone ritratte sembrano belle. Che sia un caso, o piuttosto dipenderà dal fatto che il fotografo è in grado di portare alla luce qualcosa di unico di ciascuna di queste persone?
Sandro Michaelles ha iniziato con la fotografia per passione, poi è andato negli Stati Uniti a studiare dai maestri. Era il 1982, là si è specializzato sul bianco e nero, ma al centro della sua ricerca ci sono sempre state le persone.

Un Ritratto è per Sempre

Perché?, domando io. Per fotografare una persona devi provare a capirla, chi è, quale sia la sua storia, non puoi mantenere un atteggiamento distaccato come con un oggetto. Questo mi dice Sandro, mentre mi guida per lo studio fotografico di San Niccolò, che si sviluppa come un labirinto su due piani, tra sale di posa dai soffitti a volta e stanze dedicate allo sviluppo dei negativi e delle foto. Prosegue Sandro, dicendomi che i migliori ritrattisti, secondo lui, devono essere anche antropologi, psicologi, sociologi. Questa sensazione di aver a che fare con uno psicologo rimarrà in me per tutto il tempo della visita, raggiungendo l’apice quando mi verranno scattati alcuni ritratti per capire l’effetto che fa a chi non ha mai provato prima.
Come scegli o come riconosci che uno scatto è quello giusto, chiedo a Sandro, mentre una giovane stagista americana venuta in Italia per imparare, scatta alcune foto a un modello di rara bellezza. Conta molto la luce, risponde Sandro, ma lo scatto giusto nasce da una sintesi (e qui ho pensato a un fotografo-filosofo hegeliano) tra un’idea e un dato reale. Perché il fotografo parte da un presupposto che è la sua esperienza e capacità tecnica e artistica, la sua idea quindi, ma si deve necessariamente confrontare con la persona che troverà davanti, con la sua storia in generale, e quella particolare giornata che sta vivendo, così come certi fattori contingenti, la luce, il luogo, insomma il dato reale.
Sintesi è un concetto che ritorna, e ritornerà nella nostra chiacchierata, e serve anche per raccontare il progetto “Un ritratto è per sempre” con cui lo studio fotografico di Sandro Michahelles si apre a un pubblico più ampio, a chiunque voglia catturare un istante e renderlo eterno. L’iniziativa che durerà nei mesi di novembre e dicembre, renderà disponibile a chiunque voglia farsi ritrarre e ricevere la sua foto, tutto in un’ora, per un prezzo accessibile.
Mentre mi siedo su uno sgabello con alcuni flash intorno e mi accingo ad essere fotografato a mia volta, penso che quello che succede qui non è poi molto distante da quello che i pittori antichi facevano con i pennelli: il fotografo di ritratti ha l’ambizione non solo di rappresentare il reale, un dato esteriore, ma di svelare l’anima di quello che si fotografa.

Simone Maria Lisi

L’esperienza per me inedita di farmi fare un ritratto fotografico è stata sorprendente: mi sono sentito nuovo, completamente a nudo, come se qualcuno mi vedesse per la prima volta, quasi come se fosse una seduta psicologica. Un’altra cosa che ha detto Sandro, e di nuovo mi ha fatto pensare alla psicanalisi, è stato quando rivolgendosi alla sua assistente, le diceva che talvolta lo scatto migliore si ottiene prima o dopo di uno scatto “ufficiale” così come talvolta le cose più interessanti di una seduta avvengono al momento di entrare o di uscire nella stanza dell’analista.
Quando sono uscito dallo studio, finita l’intervista, per un curioso effetto ottico della via, o forse per l’esperienza appena vissuta, ho faticato a orientarmi e a capire quale fosse la direzione per tornare al motorino.

“Una ritratto è per sempre” sintetizza esigenze antiche e moderne, la velocità indubbiamente contemporanea per ottenere il proprio ritratto (in un’ora), l’utilizzo che uno potrà fare di questa foto oggettivamente molto belle (stamparla e incorniciarla, ma anche utilizzarla per il proprio profilo Instagram o LinkedIn) ma al contempo apprezzare il tempo e la cura con cui è svolto tale scatto, un lavoro che parla di un’altra epoca, un’epoca fatta di lentezza, di studio, di attenzione, di ricerca e di profondità.
Per maggiori informazioni scrivete allo studio o passate a curiosare in via di San Niccolò. Il servizio “Un ritratto è per sempre” si può anche regalare alle persone che si amano, e in ogni caso può essere utile prenotare per avere la propria seduta/sessione di fotografia.  
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