Un patrimonio di memorie, passione e cinema quello custodito dalla Fondazione Franco Zeffirelli Onlus – Centro delle Arti dello Spettacolo di Firenze che, in collaborazione con l’Hotel Savoy e col patrocinio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani sarà, in una sua piccola parte, visionabile grazie alla mostra fotografica “Le Dive di Zeffirelli”.
Allestita in un percorso che parte dalla lobby dell’Hotel Savoy l’esposizione, che comprende i ritratti delle più famose protagoniste dei film e delle opere dirette dal Maestro Zeffirelli, si estende fino al Salotto Lounge al piano inferiore. . Gli splendidi volti delle attrici fotografate nei loro costumi di scena sono un viaggio che permette di ripercorre le tappe della cinematografia di Zeffirelli, della sua estetica e del valore che la presenza femminile ha avuto all’interno delle sue pellicole: le giovanissime Olivia Hussey (“Romeo e Giulietta”) e Brook Shields (“Amore senza fine”), la bellezza di Elizabeth Taylor ne “La bisbetica domata”, le star internazionali della miniserie del 1977 “Gesù di Nazareth” Anne Bancroft, Valentina Cortese, Claudia Cardinale e le grandi protagoniste degli ultimi film come Maggie Smith, Joan Plowright, Judy Dench, Cher (“Un tè con Mussolini”) e Fanny Ardant (“Callas Forever”). Proprio l’attrice francese, madrina dell’inaugurazione della Mostra lo scorso 15 dicembre, ha ricordato Franco Zeffirelli come “un uomo vivace con una grande intelligenza e uno spiccato senso dell’umorismo. Era divertente e selvaggio. Talvolta andava in collera e batteva a terra col suo bastone mostrando entusiasmo e passione anche per questo film, l’ultimo di una lunga e fortunatissima carriera”.
Tra i volti delle stelle in mostra all’Hotel Savoy fino al 18 aprile, tra cui ricordiamo anche Faye Dunaway, Carla Fracci, Anna Magnani, Glenn Close, Marisa Allasio, Monica Bellucci e Katia Ricciarelli, la soprano Maria Callas occupa una posizione di spicco in virtù della profonda amicizia che l’ha legata al regista fiorentino, scomparso nel 2019, che la diresse nel 1954 a Milano nell’opera di Rossini “Il turco in Italia”, nella “Traviata” a Dallas quattro anni dopo e l’anno successivo a Parigi a Londra in “Tosca” e “Norma”.
Claudia Porrello, Public Relations & Communications Manager dell’Hotel Savoy e membro del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “nell’ottica di ospitare nel nostro hotel iniziative culturali sempre nuove, il cinema conserva un ruolo di priorità. Dopo una visita, fatta prima della pandemia, alla Fondazione Zeffirelli al Complesso seicentesco di San Firenze sono rimasta estasiata. Abbiamo quindi proposto al Presidente della Fondazione Pippo Zeffirelli l’idea di un’esposizione di parte di questo patrimonio artistico riguardante proprio le figure femminili qui all’hotel, incontrando da parte sua il nostro stesso entusiasmo. Il progetto è stato ovviamente bloccato dall’emergenza sanitaria che ci ha tutti coinvolti e abbiamo temuto non si potesse più realizzare. Quando abbiamo ripreso in mano l’allestimento abbiamo capito che serviva qualcosa in più. Da qui l’idea di Pippo di coinvolgere Fanny Ardan che ha accettato la nostra proposta di essere la madrina con gioia. Realizzare eventi del genere in questo momento così particolare è possibile solo grazie alla disponibilità e all’entusiasmo di tutti”.
Pippo Zeffirelli: “Pensando al futuro ci piacerebbe proporre una iniziativa analoga ma dedicata all’altra metà del cielo e cioè ai divi di Zeffirelli. Richard Burton, Laurence Olivier, Mel Gibson solo per citarne alcuni”.