di Gabriele Ametrano
Firenze ha visto sbocciare nuovi luoghi per gli amanti dei libri. Una sorpresa ma soprattutto una speranza. Scommettere oggi sui libri sembra un gesto incosciente, un’utopia che ha già ha avuto i suoi lutti nelle scorse stagioni. Seeber, Edison, Martelli e poi la libreria del Porcellino, quella di libri a metà prezzo in via della Spada e, per chi se la ricorda, quella di arte in via del Sole: erano tappe fisse per chi voleva immergersi in volumi e pubblicazioni di ogni tipo. Poi per un motivo o per l’altro hanno chiuso i battenti. “Con i libri non si vive” era diventata una nenia triste e poco consolatoria. Poi due vetrine in città hanno tolto i cartelli dei lavori in corso. Dietro i vetri, dentro quella costruzione, compaiono i libri. Libri diversi, libri di ogni genere e fattura. C’è chi inciampa guardando quella meraviglia, chi entra, chi grida al miracolo. Dice che il giorno di apertura di queste nuove librerie siano volate le rondini in cielo. Per la cultura di Firenze è primavera.

BLACK SPRING BOOKSHOP
Via Camaldoli 10 rosso

Margherita ha deciso di aprire la sua libreria nel cuore dell’Oltrarno. Libri illustrati, qualche edizione straniera, molti volumi che da altre parti neanche vengono citati. Alle pareti murales che richiamano il gusto gotico, la cultura underground, il rito e l’arte dei tatuaggi. Ci si siede per un caffè sulle poltrone in fondo alla sala, si ascolta musica e si chiacchiera. Chi viene alla Black Spring si immerge nel gusto della cultura che si muove sotterranea ma c’è, esiste, critica e costruisce. L’esperienza è quella internazionale, delle librerie indipendenti lontane dai circuiti di cui siamo abituati a vedere le scelte. La linea è chiara: non come gli altri. E così gli scaffali sono ricchi di letture di piccole e sconosciute case editrici (con titoli più che interessanti), raccolte illustrate, qualche classico. All’interno c’è una caffetteria con prodotti che stanno lontano dalla grande distribuzione. Insomma, Black Spring rappresenta l’esperienza letteraria che mancava. E in città è realmente unica.

TODO MODO
Via dei Fossi 15 rosso

Dal libro di Sciascia l’idea del nome. E sembra proprio che quel nome, Todo Modo, abbia dato la forza per metter su una libreria incredibile. Perché i cinque soci hanno creduto in tutti i modi a questo progetto e ne hanno tirato fuori una preziosa presenza. Sono circa 180 metri quadri: scaffali ovunque, libri ovunque. Ci sono cataloghi interi di case editrici, libri usati e libri a rendere (compri, leggi e se riporti ti viene ridato un quarto del prezzo di copertina). La scelta dei titoli è sbalorditiva: oltre al gusto dei cinque Todo Modo, alcuni scrittori hanno dato una lista di libri preferiti. Così se volete leggere ciò che vi consiglia, ad esempio, Alan Pauls lo trovate nello scaffale. Uqbar è il nome della enoteca caffetteria al suo interno: prodotti slow food, caffè e vino scelto con cura. Ma oltre tutto questo rimarrete meravigliati da una trovata architettonica: sul fondo dell’ultima sala una gradinata di legno che regna sullo spazio circostante. Gli eventi proposti potranno essere visti da lì, come a teatro. Chapeau!