«La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.» (A. Gramsci)
La neve questo inverno è scesa copiosa, come non si vedeva da tempo. Ha ricoperto strade e montagne; chi ha potuto ha colto l’occasione per ovattare i cattivi pensieri. Eppure, anche immersi nel silenzio, si percepisce in sottofondo un costante movimento frenetico di idee, tentativi, progetti e iniziative che lasciano intendere quanta sia la voglia di ricominciare.
Sfogliando queste pagine è immediato il sentimento di ostinazione verso un futuro tutto da scrivere. Può essere l’anno del riscatto o della resa definitiva ma non sarà un ennesimo periodo di stallo. Le diversità sono sempre più evidenti, i cittadini pretendono risposte, appoggiano proposte valide, ostacolano quelle fasulle, chiedono quando non capiscono. Ed ecco che Firenze prova a fare quello che le riesce meglio: nuova viabilità, nuovi spazi culturali, nuove riqualificazioni. Più semplicemente un Nuovo Rinascimento.
Non si può che essere fiduciosi su quel che sarà, ricordando con umiltà una celebre frase classica divenuta manifesto del primo, vero, rinascimento fiorentino Homo faber fortunae suae (l’uomo è artefice della propria sorte).
Buona lettura.