Il primo approccio con il concetto di turismo sostenibile è la regola d’oro che il genitore insegna al piccolo camminatore in montagna: raccogliere i propri rifiuti in un sacchetto, riporli nello zaino e gettarli una volta tornato a valle.
Il primo aspetto compreso da questo concetto nato negli anni ‘80 è infatti quello del rispetto ambientale. Presto si sono aggiunte altre istanze e anche una nuova definizione – quella data dall’Associazione Italiana Turismo Responsabile nel 2005, secondo cui si tratta di “turismo attuato secondo principio di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture”.
Sostenere le economie locali e cercare un contatto autentico con i residenti sono diventati punti del decalogo del turista rispettoso, ma non esauriscono il senso più contemporaneo dell’esperienza: negli ultimi anni, infatti, la riflessione si è concentrata sulla rigenerazione vissuta dal viaggiatore in prima persona quando predilige spostamenti lenti e il più possibile autonomi, trasformando così il viaggio stesso nello scopo del gioco. In questo senso la Toscana offre molte soluzioni: non solo la via Francigena, sempre più attrezzata per i camminatori, ma tutte le realtà più piccole rappresentate dallo Slow Travel Fest, un circuito di festival del viaggio lento e delle esperienze outdoor.
Per gli amanti di escursioni e arrampicata l’appuntamento è a Camaiore dal 6 all’8 settembre per il Climbing & Trekking festival, dedicato alle attività che caratterizzano il territorio delle Alpi Apuane. Dal 27 al 29 settembre invece a Monteriggioni le giornate Walks and Talks saranno dedicate ad arte, musica ed incontri nel complesso monumentale di Abbadia a Isola, con un programma di escursioni a piedi, a cavallo, in bici o in grotta nella zona della Montagnola Senese. Per gli amanti dell’Arno, il consiglio è percorrerlo dalla sorgente alla foce con Maldifiume di Simona Baldanzi come guida: incontrerete fantasmi letterari e mestieri dimenticati, da meditare a passo d’uomo.