“Capitai in questo paesaggio di Fårö, con la sua assenza di colori, la sua durezza e le sue proporzioni straordinariamente ricercate e precise. Come sia accaduto non lo so, ma qui ho messo le radici”.
Queste sono le parole con cui Ingmar Bergman descrisse la sua patria adottiva, Fårö, sconosciuta ai più nel momento in cui lui la scoprì e ancora oggi una destinazione lontana dalle rotte turistiche di massa. Nessun hotel, nessuna banca, nessun ufficio postale. Solo i magici colori del Baltico e una natura imponente.
Fårö è la punta più a nord dell’isola di Gotland, che dista 90 km dalla costa della Svezia. Merita una visita sia per il parco naturale di Gotska Sandon, in cui scoprire i colori quasi tropicali del mare che lo lambisce, sia per i giganteschi “Rauk”, le formazioni calcaree naturali che punteggiano le sue coste, oltre che per i tipici paesaggi dei mari del nord: tra casette di legno, dune di sabbia che scendono fino al mare e boschi popolati di alci. L’unico centro abitato è Visby, cittadina medievale con una cinta muraria intatta, soprannominata la Capri del Nord, perché è qui che si concentra l’unico turismo fatto di persone benestanti in cerca di privacy e tranquillità.
È un piacere gironzolare senza meta infilandosi nei negozi di design per scoprire che Visby è oggi l’effervescente enclave creativa di giovani artigiani. O sorprendersi per l’alta qualità della cucina e della materia prima: tartufi, asparagi, carne di agnello, formaggi e lana, quella delle celebri pecore autoctone.
Le giornate sono scandite da giri in bicicletta, con qualunque temperatura, e pause caffè con la specialità locale: la saffranspannkaka, una crêpe allo zafferano con mirtilli rossi e panna montata. Una curiosità: Pippi Calzelunghe viene proprio da questa località.
Come tutto il resto della Svezia, anche a Fårö e Gotland sono profondamente legate alle radici vichinghe. Le isole erano infatti un passaggio obbligato per le navi che commerciavano nel baltico. Gli svedesi non hanno ancora sfruttato l’importanza storica di questo patrimonio, da un punto di vista turistico.
Un’attività divertente per un viaggiatore curioso è sicuramente quella di perdersi in autonomia tra i prati e le basse formazioni rocciose alla scoperta dei tesori culturali di quel tempo che fu. Fårö è quindi la destinazione giusta se siete alla ricerca di una vacanza “slow” e alternativa, e non per modo di dire, in cui sicuramente incontrerete cieli di una profondità disarmante e con molta probabilità, da novembre a marzo, delle aurore boreali indimenticabili.
Gotland e Fårö sono facilmente raggiungibili via mare con un traghetto dalle principali capitali baltiche, e possono essere considerate anche per uno stop-over durante una vacanza di più giorni alla scoperta del golfo del Baltico.