Dov’è finita la critica letteraria? Perché il giornalismo culturale ha smesso di stroncare? E soprattutto: si può ancora parlare di letteratura senza cedere al conformismo? A queste domande risponde Stroncature, il nuovo ciclo di incontri del Gabinetto Vieusseux, che dal 4 marzo al 7 aprile riporta alla Sala Ferri di Palazzo Strozzi il dibattito più spinoso e necessario: quello sulla qualità della letteratura contemporanea.

Stroncatori d’eccezione al Vieusseux

Nell’ambito dei Martedì del Vieusseux, quattro appuntamenti affidati a voci fuori dal coro analizzeranno la deriva del sistema editoriale e la complicità di certa critica letteraria.

Davide Brullo (4 marzo), scrittore e fondatore di Pangea, inaugurerà la rassegna con Mowgli tra i dhole, ovvero: confessioni di uno stroncatore pentito, riflettendo sul ruolo – e sui limiti – della stroncatura oggi.

Walter Siti (11 marzo), fine osservatore del rapporto tra realtà e letteratura, smonterà M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati, interrogandosi sui rischi dell’identificazione con il soggetto storico.

Matteo Marchesini (18 marzo), critico e narratore, metterà a nudo il legame tra industria editoriale e strategie di marketing con il provocatorio Uomini e donne: il tronista Francesco Piccolo e il paradiso editoriale delle signore.

Chiude il ciclo Gianluigi Simonetti (7 aprile), professore e autore di Caccia allo Strega, che con L’estetica del romanzo “da premio” svelerà i meccanismi dietro le dinamiche dei principali riconoscimenti letterari italiani.

Esiste ancora la critica militante?

“Ogni anno in Italia si pubblicano oltre 86.000 volumi, molti dei quali privi di qualità letteraria” – spiega Michele Rossi, direttore del Gabinetto Vieusseux – “eppure la critica militante è stata emarginata, lasciando spazio a recensioni compiacenti e a un’informazione culturale che fatica a prendere posizione.”

Se le stroncature sono ormai bandite dai giornali e dai circuiti ufficiali, Stroncature è un invito a riscoprirle. Non per puro gusto polemico, ma per difendere il valore della buona letteratura in un panorama in cui le logiche di mercato sembrano contare più del talento.

 

Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux
Firenze, Palazzo Strozzi | www.vieusseux.it