di Vittoria Brachi

Nel mese di gennaio Cecile Hollberg ha portato all’attenzione della stampa le novità che si sono susseguite alla Galleria dell’Accademia di Firenze durante il 2023. Il bilancio descritto dalla direttrice uscente è stato considerato di successo, a fronte della proiezione della realtà museale verso l’innovazione e l’abbattimento delle barriere. Questo bilancio è un congedo ufficiale, un’eredità che è stata riassunta e comprovata dalle innovazioni, gli studi e le operazioni di restauro e ammodernamento che hanno interessato il museo.

Accessibilità: al di là di barriere e pregiudizi

Una delle parole chiave per questa conferenza è stata accessibilità: si è cercato di migliorare il percorso espositivo secondo le direttive ICOM che definisce il museo un luogo «aperto al pubblico, accessibile e inclusivo». I musei devono promuovere la diversità, devono poter sostenere richieste e pubblico diversi: uno degli elementi più interessanti è il percorso tattile che permette alle persone con diversità visive di poter fruire di molte delle opere. Al centro di questo obiettivo anche una serie di visite culturali rivolte a persone con neurodiversità, con disabilità cognitive o con disagio psichico, parte del progetto Welfare Culturale L’arte e i musei per tutti. Sotto l’aspetto dell’inclusività e della rottura delle barriere, Hollberg ha anche ricordato gli spiacevoli eventi che hanno coinvolto un’insegnante americana che è stata licenziata dal suo posto di lavoro dopo aver mostrato ai suoi studenti il David di Michelangelo; da qui nasce l’hashtag #davidagainstignorance contro l’ignoranza culturale che reputa principalmente pornografica la nudità scultorea.

L’innovazione che costruisce le mostre della Galleria

Studio e ricerca portano alla produzione di opere corali, come Le sculture di David a Firenze tra Storia e Simbolo, per raccontare David attraverso Donatello, Verrocchio, Andrea Pisano e Michelangelo. Le collaborazioni si estendono oltre la città di Firenze: nel 2023 si è collaborato con la Galleria Nazionale dell’Umbria per i 500 anni dalla morte del Perugino e si è partecipato a una ricomposizione molto importante: la Pinacoteca Nazionale di Siena ha visto, grazie alla donazione di Hollberg, riunire la parte centrale del Trittico di Santa Chiara, la Madonna in trono, con i due portelli laterali. Restituzioni e acquisizioni importanti, come l’acquisto del busto di un umanissimo Napoleone realizzato da Lorenzo Bartolini e del Crocifisso Corsi.

Le mostre che hanno percorso il 2023 sono state molte: dai Bronzi di Riace in un percorso per immagini con fotografie di Luigi Spina, all’inaugurazione dell’ultima mostra su Pier Francesco Foschi (1502-1567) pittore fiorentino, contemporaneo di Rosso e Pontormo, stella dimenticata del panorama artistico dell’epoca. La sua prolifica attività, i rapporti con i maestri quali Andrea del Sarto, Pontormo e Bronzino lo rendono, a detta della direttrice, un pittore riscoperto, a cui sono stati dedicati, grazie alla stesura del catalogo ragionato, importanti studi che ne hanno valorizzato il lavoro e la produzione.

Cantieri digitali, restauri e conservazione

Le opere d’arte della Galleria sono state completamente digitalizzate. ACCADEMIA ONLINE e SCOPRI LA GALLERIA sono i portali a cui accedere a contenuti video e format con cui gli utenti possono scoprire il museo. Novità anche dall’allestimento: la sala della collezione degli strumenti musicali da tastiera ha ottenuto una nuova illuminazione; la luce è stata oggetto di cura e conservazione in tutto lo spazio del museo: il grande lucernario che illumina dall’alto il David di Michelangelo è stato, infatti, ripulito e messo in sicurezza, affiancato da faretti che possano rendere giustizia con ogni condizione atmosferica della complessità e della cura scultorea di uno dei massimi capolavori della storia dell’arte. I restauri non si fermano qui e coinvolgono le opere recentemente acquisite, soprattutto quelle lignee che potrebbero contaminare con possibili tarli o altri agenti esterni, le altre opere presenti nel museo.

 

Per ulteriori informazioni

Galleria dell’Accademia di Firenze
Via Ricasoli, 58-60 – Firenze
www.galleriaaccademiafirenze.it