Antiche tradizioni di paesini ameni, percorsi trekking e spiagge libere; la Toscana può offrire meraviglie anche senza dover aprire il portafoglio. Lungarno ha selezionato alcune delle mete più particolari per rapide vacanze tra natura, cultura e relax, tutte rigorosamente gratuite. Perché viaggiare è bello, ma farlo gratis è meglio. 

 

TREKKING

Calafuria

Andare al mare senza fare il bagno, grazie a questo trekking sembra meno stupido. Da Calafuria fino al paesino di Castellaccio (con più ristoranti che abitazioni) un anello di 6,5 km circa attraversa la riserva naturale e offre scorci mozzafiato, dalle coste di Piombino all’isola d’Elba e del Giglio, per una camminata di circa tre/quattro ore. L’accesso si trova proprio al cancello della Riserva naturale di Calafuria, non facilissimo da trovare, ma terminato il percorso nulla vieta un tuffo in mare. 

Jacopo Aiazzi

 

 

Il Cammino dell’acqua 

È nato lo scorso fine maggio il giovanissimo Cammino dell’acqua, percorso trekking adatto a tutti che, costeggiando il torrente Bagnolo, arriva fino al bacino idrico di Montachiello. Il sentiero, lungo circa 7 km, vuole unire alla natura e alla storia una riflessione sull’importanza di una corretta gestione ambientale. Gli escursionisti saranno infatti accompagnati, lungo il loro cammino, da dei pannelli che raccontano il ciclo di potabilizzazione dell’acqua, per una maggiore sensibilizzazione sul consumo della risorsa idrica.

Irene Tempestini

 

 

Lago Nero, Abetone

Sulle montagne pistoiesi, si trova un lago di originale glaciale a circa 1730 metri di altitudine, circondato da rilievi appenninici, con una vista panoramica che si estende sulle isole dell’arcipelago Toscano, sulla città di Firenze e sulle Alpi. Per raggiungere il Lago Nero – il cui nome deriva dei riflessi scuri delle sue acque – è possibile intraprendere diversi itinerari, dalla Valle del Sestaione, dalla Val di Luce o dall’Abetone. I percorsi sono percorribili anche da chi non ha particolare esperienza con il trekking e l’area è provvista di un bivacco con una struttura dotata di 16 posti letto, cucina attrezzata e un’atmosfera molto conviviale.

Asia Neri

 

Cammino di San Michele Arcangelo (Greve in Chianti)

Se c’è un Chianti diverso da quello che l’immaginario suggerisce – filari di vite, ville sui cucuzzoli delle colline e quel senso di morbidezza – è senz’altro quello incontaminato che si allarga attorno al Monte San Michele, a Greve in Chianti. È da queste zone floride di boschi e prati che passa il Cammino di San Michele Arcangelo, una rotta battuta per secoli da pellegrini in viaggio per la Terra Santa e che adesso è ricca di sentieri Cai ideali per giornate di trekking e cicloturismo.

Niccolò Protti

 

RICORRENZE

Bravìo delle Botti (Montepulciano)

A Montepulciano, ogni anno, si svolge una curiosa gara in salita. È il così detto Bravìo delle Botti. Otto contrade si sfidano tra di loro: Cagnano, Collazzi, Le Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Talosa e Voltaia. Queste si contendono un panno dipinto facendo rotolare pesanti botti da circa 80kg ciascuna lungo un difficile cammino in salita. Il percorso si snoda tra le vie del centro storico, e come punto di arrivo ha il sagrato del Duomo, in Piazza Grande. Quest’anno dal 19 al 26 agosto ci sono eventi, contrade aperte e prove di notte. Il 27 invece una giornata intera che si concluderà con la gara.

Clara Incerpi

 

 

www.ruzzidellaconca.it

Ruzzi della Conca (Chiusi Scalo, Siena)

Lo storico Eric J. Hobsbawn scriveva che «l’invenzione di una tradizione è essenzialmente un processo di ritualizzazione e formalizzazione caratterizzato dal riferimento al passato». Intro culturale per dire che a Chiusi, nel 1981, si sono inventati la loro “giostra” storica, ovvero i Ruzzi della Conca. Questo torneo, che si svolge solitamente tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, vede sfidarsi le 5 contrade della cittadina in partite di palla al bracciale, gioco molto in voga nel Rinascimento. 

Niccolò Protti

 

Chiara Romboli

La Giostra del Saracino (Arezzo)

Ad Arezzo, due volte l’anno, si svolge un’affascinante rievocazione storica della città, che ha come protagonisti cavalieri, lance e bandiere. Centinaia di figuranti in costumi medievali e decine di cavalli attraggono migliaia di visitatori, grazie a un corteo in grado di far vivere un vero e proprio tuffo nel passato, affondando le proprie radici tra il Cinquecento e la fine del Seicento. Persino Dante Alighieri, nel XXII Canto dell’Inferno, descrisse questa festa. I due appuntamenti sono per il penultimo sabato di giugno, in edizione notturna (Giostra di San Donato) e la prima domenica di settembre, in edizione diurna (Giostra della Madonna del Conforto).

Clara Incerpi

 

SPIAGGE

Marina di Alberese

La Costa Toscana è circa 633 km, incluso l’Arcipelago, e 270 km di spiaggia, di cui solo 172 liberi. Le aree protette coprono quasi il 10% del territorio, 227.000 ettari. L’intersezione più esemplare? Non c’è dubbio, la spiaggia dell’Alberese.

Perché?

1) l’edificio in muratura più vicino è almeno a un paio di km dalla battigia;

2) gli accessi in auto sono limitati è vero, a pagamento, è vero (ma provate, chessò, Baratti, se mai trovaste posto);

3) è in Maremma, ossia natura, acqua trasparente, butteri a cavallo con il lazo, sagre da paura.

Michele Baldini

 

Spiaggia della Bufalina

Non è bella, ma piace. È la frase che descrive meglio la spiaggia della Bufalina, affacciata sull’omonimo torrente a metà strada tra gli svariati chilometri di spiaggia libera che va da Marina di Vecchiano fino agli stabilimenti di Torre del Lago Puccini. Non ci sono bar né bagni pubblici, bagnini non pervenuti e cestini col contagocce. Persino l’acqua del mare spesso è torbida. Ma è proprio la sua rusticità ad attrarre: oltre alla pineta di Migliarino e le sue dune, caratteristiche del posto sono le strutture fatte di tronchi da altri visitatori nel tempo. Per i più fortunati, un accampamento ombreggiato senza sforzi affacciato al mare.

Jacopo Aiazzi

 

La Sterpaia

Tra Piombino e Follonica, nella Val di Cornia, si estende il meraviglioso Parco della Sterpaia. Le sue spiagge (tra le più conosciute, quella di Torre Mozza) sono per fortuna rimaste in buona parte libere e si caratterizzano per il mare cristallino e la pineta secolare (perfetta per pisolini pomeridiani) che costeggia i quasi 8 km di sabbia. La zona è attrezzata di tavoli da pic-nic, aree per cani, bagni e accessi per disabili, ma nonostante le comodità non ha perso il suo volto selvaggio, confermandosi tappa perfetta per bagnanti di ogni tipo.

Chiara degl’Innocenti

 

Penultima Spiaggia

A meno di un chilometro dal confine con la Regione Lazio, si trova il tratto di spiaggia libera più a Sud della Toscana. La Penultima Spiaggia (Capalbio) è un luogo dove trascorrere una giornata di mare verace, tra tronchi di legno sbiaditi e la tipica flora litorale, con la possibilità di portare il proprio cane all’interno dell’apposita area segnalata. La spiaggia libera giunge fino alla Riserva Statale Lago di Burano, la prima oasi WWF nata in Italia che si estende per circa 410 ettari. Perfetta per lunghe passeggiate sulla riva e per cimentarsi in costruzioni improvvisate con legni e arbusti.

Asia Neri