“Nella storia della musica e delle culture giovanili non era mai accaduto che uno stile di vita alternativo venisse vietato dalla legge…”

Comincia così la quarta di copertina di Rave New World. L’ultima controcultura di Tobia D’Onofrio (ed. Agenzia X). Un libro del 2018, che forse non immaginava che una delle prime preoccupazioni del nuovo governo nel 2022 sarebbe stata proprio quella di inasprire le misure contro i rave con un decreto diventato legge, art. 633 bis del codice penale:

“Chiunque organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento, è punito con la reclusione da tre a sei anni e con la multa da euro 1.000 a euro 10.000, quando dall’invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l’incolumità pubblica a causa dell’inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento, anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello stato dei luoghi.”

Un movimento temibile e da reprimere, a quanto pare. Ma che tipo di cultura, o meglio, controcultura è quella dei rave party?

“Nell’arco di un trentennio la scena dei rave e del movimento free tekno ha forgiato nei circuiti underground generi musicali innovativi come jungle, grime, dubstep. Nonostante la natura utopica, questa cultura pirata, tra azione diretta, neotribalismo e cyberpunk, si è concretizzata in un crogiolo di istanze politico-esistenziali, unendo in una danza collettiva sognatori di comunità liberate, sperimentazione artistica, lotte per i diritti dei gay e controvertici.
Rave new world raccoglie le testimonianze e gli spunti più interessanti degli studiosi e dei protagonisti a livello internazionale, offrendo al lettore un’inedita panoramica storica che include le numerose idee realizzate, i punti critici e le possibili prospettive dell’ultima delle controculture.”

Ci sembra importante parlarne, ora in particolar modo, per cui vi consigliamo di non perdere il prossimo appuntamento de L’Ornitorinco Mixtape, la rassegna estiva della libreria L’Ornitorinco di incontri letterari a tema musicale che lunedì 17 luglio, al Fiorino sull’Arno, ci accompagnerà in questa full immersion nel mondo dei rave, insieme all’autore Tobia D’Onofrio, esperto di contro cultura, e il collettivo fiorentino DE RIO.

Noi ci saremo, e voi?

 

Tobia D’Onofrio ha vissuto dall’interno il movimento rave in Italia, per poi trasferirsi a Londra nel 1998. Appassionato di musica, lavora come giornalista musicale freelance e collabora con la Repubblica XL.

DE RIO. Nel 2019 Tommaso Andorlini e Tommaso Ciaranfi danno vita a DE RIO, a cui si aggiungeranno in seguito Daniele Carcassi, Giulio da Rin e Ima de Franceschi rendendo questo progetto un unicum nella realtà fiorentina. L’obiettivo è quello di esplorare la musica elettronica in tutte le sue sfumature e trasformare la pratica del clubbing. In questo percorso, la loro esplorazione musicale si lega ad una dimensione di ricerca per quanto riguarda gli spazi, concentradosi su luoghi atipici e location pubbliche abbandonate o poco accessibili.

 

L’ornitorinco Mixtape: Rave new world

Lunedì 17 luglio ore 19:00 – 20:30
Fiorino sull’Arno, Lungarno Guglielmo Pecori Giraldi

Ingresso libero