Manifattura Firenze – locale aperto nel 2017 in Piazza San Pancrazio 1 – lancia la nuova cocktail list: come sempre un inno all’Italia e all’italianità, un tributo ad alcuni dei suoi personaggi più rappresentativi.

L’Italia nel bicchiere

Non chiamatela mixology, non chiamateli drink e non chiamateli nemmeno cocktail. Da Manifattura Firenze, infatti, il bere parla solo italiano: una bottigliera composta esclusivamente da etichette nazionali e tutta la competenza di un personale giovane e qualificato, danno luce a un’esperienza da vivere in un tempo che non esiste più.

Questo bar, nel corso dei suoi 6 anni di vita, non si è mai snaturato: dalla sua fondazione Manifattura continua a proporre una lista di ricette studiate per risvegliare l’orgoglio italiano, capaci di andare a ricercare sapori intriganti attraverso l’utilizzo di bottiglie di nicchia e di etichette che rischiano di finire nel dimenticatoio.

Il nuovo menù

Il nuovo menù di Manifattura non fa eccezione e continua sul solco tracciato negli anni passati. La nuova proposta della Bar Manager Sarah Nardi, del Capo Barman Francesco De Rosa e dei Bartender Niccolò Desiati, Federico Tondello e Rebecca Gini è di forte ispirazione futurista (fatevi un favore e tante risate e procuratevi il Manifesto della Cucina Futurista) e comprende 16 nuove miscele d’autore dedicate a personalità rappresentative del senso di italianità.

La carta è stata suddivisa in più categorie ben distinte che seguono le caratteristiche che accomunano i vari cocktail: si va dalla sezione “Ruffiani”, in cui i toni delle bevande vengono smorzati e ammorbiditi dalle componenti dolci (come ad esempio l’“Ovosodo”, cocktail dedicato a Paolo Virzì e alla sua Livorno, con note fresche e di mare) alla categoria “Titubanti”, drink pensati per i clienti più incerti e timorosi che necessitano di essere guidati e stimolati per aprirsi alle novità; poi si passa ai “Risoluti”, miscelazioni per palati più fini e dai sapori decisi (imperdibile il “Gorilla”, variazione di un Cocktail Martini dedicato a Fabrizio De Andrè realizzato con gin, vermut extra dry e agrodolce di cipolline) fino ad arrivare ai “Doverosi”, lista interamente dedicata al Negroni e alle sue variazioni.

L’oggetto menù

Particolare attenzione è stata riposta anche nella cura dell’oggetto menù. Il volumetto, ispirato al “libro imbullonato” del maestro futurista Fortunato Depero (celebre per le sue pubblicità e le fontane legate al marchio Campari), è stato realizzato da Ergonauth mentre la copertina è stata affidata all’artista Urto, street artist eclettico che unisce nelle sue opere writing e mondo figurativo.

 

Per maggiori informazioni su Manifattura Firenze: https://www.instagram.com/manifattura_firenze/
Per maggiori informazioni su Urto: https://www.instagram.com/_urto_/

 

in foto: L’opera L’alcol è traditore di Urto