Scansioni e stampe in 3D, realtà aumentata per prototipi e nuove collezioni, tessuti e materiali ‘intelligenti’. I capi e gli accessori moda che vedremo nei prossimi anni deriveranno sempre più dalla tecnologia, che trasformerà materiali e processi produttivi proiettando il settore verso un radicale cambiamento. È naturale quindi che, di fronte ad un settore che cambia, dovranno nascere parallelamente nuove competenze, in grado di saper interagire con gli strumenti richiesti dal mercato.
Per questo motivo Istituto Modartech, Scuola di alta formazione di Pontedera che valorizza il saper fare tipicamente italiano formando i creativi del futuro, ha posto l’attenzione sull’innovazione digitale durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023, che si è tenuta lo scorso lunedì 30 gennaio, all’interno del Museo Piaggio.
Ad incontrare le matricole dei corsi di laurea in Fashion Design e Communication Design sono stati il fashion brand Pinko ed il colosso dei software per la creatività Adobe, protagonisti di un talk, organizzato per l’occasione dall’Istituto, sul tema della digital transformation, durante il quale sono stati analizzati gli scenari della formazione tra Metaverso e progettazione 3D. Sul palco, insieme al Direttore di Istituto Modartech, Alessandro Bertini sono saliti il Digital Transformation Director di Pinko, Marco Ruffa, ed il Certified Instructor di Adobe, Lorenzo Colloreta.
Ruffa è intervenuto su tematiche di attualità come il futuro del settore con l’utilizzo del digitale, l’importanza della formazione e le tecnologie Nft, ChatGPT (OpenAI), Big data e blockchain, mentre Colloreta ha spiegato, tramite una live demo, come Adobe e il digitale supportano il mondo della formazione e gli studenti, ponendo l’attenzione sul 3D e proseguendo il ciclo di lezioni dedicate al tema, realizzate nei mesi scorsi da Adobe per gli studenti dell’ultimo anno dei corsi di laurea in Fashion Design e Communication Design.
“Quest’anno registriamo un importante incremento di iscritti e di collaborazioni per sviluppare le nostre attività – spiega Alessandro Bertini, Direttore di Istituto Modartech. – È il segno della crescente attrattività che l’Istituto riveste, anche fuori dai confini toscani. A darci fiducia, inoltre, è la nostra rete di aziende con cui collaboriamo, che in un solo anno è aumentata di circa 100 realtà, arrivando a quota 800. Grazie a queste sinergie riusciamo a proporre momenti di confronto che rivestono un’importanza strategica per i nostri ragazzi, poiché sempre più aziende sono alla ricerca di professionisti in grado di unire l’approccio digitale con quello artigianale. Un metodo, questo, che seguiamo da anni nei nostri percorsi di studio”.
“Oggi i designer ricorrono sempre più spesso all’utilizzo della tecnologia – spiega Lorenzo Colloreta di Adobe – I campi di applicazione sono molteplici e spaziano dalla necessità legata ad una tempistica più rapida per realizzare un prototipo, alla possibilità di ottimizzare le risorse che normalmente verrebbero impiegate per fabbricare quel prototipo. La tecnologia permette anche di interagire con clienti che vivono dall’altra parte del mondo, ma che nonostante questo possono valutare un prodotto come se lo avessero fisicamente davanti ai loro occhi. È ovvio che questi strumenti richiedono una formazione altamente specializzata, che non si riceve nelle scuole generaliste nè in azienda, ma necessita di focus specifici come quelli che organizziamo insieme ad Istituto Modartech”.
“La digitalizzazione rappresenta uno degli aspetti principali della fashion Industry – conclude Marco Ruffa di Pinko. – La pandemia ha accelerato il processo ed oggi possiamo dire che la tecnologia è diventata fondamentale nel processo di sviluppo del prodotto, perché fa risparmiare tempo e risorse, ottimizza il lavoro e fa da collante e con i vari reparti dell’azienda”.