Mia nonna era una donna bruttina.

La femminilità non era la sua caratteristica e non era neanche tra le sue priorità.

Era piccola di statura, giunonica, non portava i tacchi e guai a truccarsi.

Vestiva solo con gonne longuette e golf blu.

Era una di quelle donne di altri tempi che si preparavano almeno due ore prima di andare dal parrucchiere, lei addirittura si lavava i capelli, cosa che non ho mai compreso, dovendo appunto andare a rilavarseli.

Indossava le sue amate perle solo per i funerali e non mangiava l’uovo se non poteva accompagnarlo da un bicchiere di vino rosso.

Odiava i grandi supermercati e per tutta la vita ha comprato il pane al forno vicino casa, dove Mario, il fornaio paffuto, le rifilava sempre la pagnotta più dura e con meno mollica che abbia mai assaggiato.

Tornava a casa, si toglieva il cappotto e metteva il grembiule, come fosse la sua uniforme.

Dai miei amici era stata soprannominata Rambo, grazie alla volta in cui dopo esser caduta in giardino, si era letteralmente ricucita da sola la ferita in testa con l’ago e il filo con cui “rammendava” i calzini.

Ecco, questa era nonna Ida.

Malgrado ciò la sola cosa da “donna” a cui mai ha rinunciato (anche gli ultimi anni quando usciva di rado), era la sottoveste: in seta, con spalline sottili, lunga appena sopra il ginocchio, ricamata con impercettibili foglioline sul petto, color rosa antico.

Quello era il suo unico vezzo, la sua unica essenza di femmina.

Un segreto quasi che non doveva intravedere nessuno, tanto che quando un pezzo di tessuto della sottoveste fuoriusciva dalla gonna, mia nonna aveva sempre la premura di nasconderlo.

Chissà cosa penserebbe adesso che la sottoveste o slipdress è diventato un capo di abbigliamento da portare fuori, giorno e sera. Una moda tres parisienne che sta attecchendo anche Oltralpe: il termometro della sua popolarità è dato dal fatto che grandi colossi di catene low cost, ne hanno fatto il loro capo di punta.

Se posso darvi un consiglio prediligete quelli vintage che potete trovare nei mercatini, oppure online su Etsy.com (lo so lo cito sempre ma si trovano perle uniche).

Non amate cose indossate da altre fanciulle? Allora scovate le vecchie mercerie rionali, quelle che non so perché profumano di riso e brodino e sono vagamente tristi e polverose, lì troverete senza dubbio la classica sottoveste di una volta ad un prezzo decente.

Abbinatela con un micro-pull crochet color blu o panna o anche un giacchino jeans.

Ai piedi scarpe basse o sandali con tacco se dovete stupire di sera.

In ogni caso la raccomandazione fondamentale è una sola, indossatelo ed uscite senza avere il pensiero ossessivo “sono uscita in camicia da notte, sono uscita in camicia da notte”…la convinzione è tutto nella vita!