Situata in via Val di Marina 15 nel quartiere di Novoli a Firenze, la galleria Frittelli Arte Contemporanea è immersa nel pulsare cittadino. I fratelli Carlo e Simone Frittelli, dopo la passata esperienza del Centro d’arte Spaziotempo, hanno tracciato un segno di continuità e rinnovamento creando questa galleria di arte contemporanea. Gli spazi furono ristrutturati dall’architetto Adolfo Natalini e le sale permettono la presenza sia di un allestimento permanente sia di esposizioni temporanee, come quella in corso di Gianni Bertini, “Identikit 100”, a cura di Francesco Tedeschi.

La mostra si terrà fino al 10 febbraio e ripercorre la carriera del pittore astratto informale nel centenario della nascita. Bertini fu molto apprezzato dal critico d’arte Pierre Restany, il quale lo inserirà nei protagonisti dell’astrazione lirica, anche se il pittore proseguirà lungo la linea dell’informale che lo condurrà all’Arte Nucleare.

Il percorso si apre con gli esordi dell’artista, la serie “I Gridi”, dove Bertini precorre come un profeta l’avvento della Pop Art, per proseguire con le testimonianze della tecnica Mec-Art, da lui messa a punto, in cui le immagini fotografiche sono riportate su tela emulsionata o metallo e poi elaborate in chiave pittorica. Della Mec-Art fanno parte opere celebri come “La double himera”, “Stilmec” e “Seguite quella ruota”. Saranno inoltre presenti opere come “Comunicazioni interdisciplinari”, la “Bertinizzazione” di immagini a stampa del 1961-62 e i suoi libri d’artista.

Il pittore toscano fu anche attivo nell’editoria e nella poesia, promuovendo riviste illustri come “Lotta Poetica”. Defunto in Francia nel 2010, questa mostra permette allo spettatore di ripercorrere la vita di Bertini anche grazie allo sforzo della galleria, la quale è riuscita a conservare la maggioranza delle sue opere nell’Archivio Frittelli di Gianni Bertini di Firenze.

Crediti foto: Galleria Frittelli