Passando da Sanremo a San Valentino ci si avvia verso la primavera in questo inverno che freddo meteorologicamente non lo è stato ma in compenso è stato ricco delle stesse tensioni che da tempo ci attanagliano, inflazione, bollette e l’invasione russa che festeggia, se così si può dire, il suo primo anno di barbarie. Ma il teatro sembra più vivo che mai con infinite scelte.

Al Teatro della Pergola la figlia d’arte, la brava Lucia Lavia, interpreta “Come tu mi vuoi” da Pirandello (21-26 febbraio), testo esistenzialista e contemporaneo, drammaturgia inquieta tra psicanalisi e incubi.

Al Teatro di Rifredi il grande attore unanimemente riconosciuto Lino Musella che affronta, da buon napoletano, Eduardo De Filippo in “Tavola tavola, chiodo chiodo” (9-11 febbraio) portando in scena le lettere e i carteggi del grande autore con le Istituzioni partenopee per lottare per il teatro e per la sua amata città.

Al Teatro Puccini due cose molto diverse tra loro ma da seguire con curiosità entrambe: prima “Don Juan in Soho” (3-5 febbraio) un Don Giovanni spostato nella Londra di oggi, amorale, ambiguo tra orge e cocaina e al tempo stesso condannato perché troppo vero e sincero. Si prosegue con il funambolico e sempre sorprendente Dario Ballantini con il suo nuovo “Da Balla a Dalla” (9 febbraio) dove racconta la sua passione per il cantante e per la pittura, mondi che si unirono negli infiniti ritratti che il comico fece del suo idolo bolognese. Con la sua voce fedele all’originale e una band dal vivo per rivivere la magia mai scordata del genio cantautore scomparso troppo presto.

Per finire con il Teatro Verdi con due interpreti eccezionali; il primo è uno dei più grandi trasformisti del mondo, Arturo Brachetti in “Solo” (3-5 febbraio) ci porterà dentro la sua casa formata da sette stanze e oltre sessanta personaggi. Maestro indiscusso del quick change ci porterà dentro al suo mondo fantastico grazie a ombre cinesi, ai laser e al sand painting, e soprattutto costumi sorprendenti e illusioni.

E per chiudere in bellezza ecco Giorgio Panariello con il suo show “La favola mia” (25-26 febbraio) passando ovviamente dal suo cavallo di battaglia Renato Zero, l’avvinazzato Merigo, Mario il bagnino, il Pr della discoteca in Maremma e l’anziano emarginato in una continua altalena tra malinconia e ironia. Il comico si racconta partendo dalla Versilia soprattutto grazie alle tante foto della sua infanzia che appaiono dietro di lui.