Senta dottore, rispose Pereira, mio padre mi ha insegnato che i nostri sogni sono la cosa più privata che abbiamo e che non bisogna rivelarli a nessuno.
Ma lei è qui in cura e io sono il suo medico, replicò il Dottor Cardoso, la sua psiche è in rapporto con il suo corpo, e io devo sapere cosa sogna.

Sostiene Pereira”, Antonio Tabucchi

Il mondo onirico ha sempre rivestito un ruolo capitale nel comprendere il nostro intimo, come si può cogliere nella citazione del libro di Tabucchi. Su questo tema si basa il progetto Il Respiro dei Sogni”, dell’artista Jacopo Baboni Schilingi con l’équipe di MAD Murate Art District, che si terrà dal 24 al 26 maggio dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 17:30 alle 19:30. Chiunque potrà recarsi in queste date al Terzo Giardino sul Lungarno Serristori per donare all’arte, in forma anonima, ciò che abbiamo di più privato: i nostri sogni.

Nella prima fase l’artista inviterà i partecipanti a passeggiare sul lungarno per una decina di minuti, registrando sul proprio telefono un messaggio vocale.

Ognuno sarà libero di raccontare un proprio sogno ma anche un’utopia personale o collettiva, cinti da un sensore Argo sul torace, che registrerà le vostre pulsazioni cardiache e le respirazioni.

Ciascun dato verrà poi convertito in un’opera polifonica e visuale site-specific all’inizio di settembre in due sedi, il Terzo Giardino e al Murate Art District. L’evento sarà accompagnato dalla musica dedicata dall’artista a ciascun sogno e dalle voci di due attori, che racconteranno i sogni in forma anonima, una femminile per i contributi muliebri e una maschile per gli uomini.

Un’unione sincretica tra arte, onirico e vita è quello che si andrà a ottenere da questa stupenda occasione, benedetta anche dall’incredibile abilità di Jacopo Schilingi, il quale descrive così la sua idea: “L’umano è la cosa che più mi interessa e trovo che raggiunga l’apice della sua sacralità nel momento in cui inizia a sognare. Accompagnati dal fluire ininterrotto del fiume Arno, invito chi lo desidera a regalare un sogno in completo anonimato, per convertirlo poi in arte e ritrovare il proprio IO al momento dell’esposizione a Settembre”.

Per ulteriori informazioni: https://www.murateartdistrict.it/