Curare una rubrica di storie e tradizioni popolari e non dare spazio ad almeno un protagonista del mondo fatato di gnomi e folletti potrebbe scatenare le ire di innumerevoli creature fantastiche, le quali, è risaputo, alle volte possono essere molto, molto permalose.

Tra i favoriti per premio “spiritello più dispettoso di Toscana” c’è senza dubbio Giosalpino, il folletto viareggino che appare principalmente di notte sulla costa versiliese per divertirsi alle spalle di autoctoni e turisti in villeggiatura. Come spiega Carlo Lapucci nel suo “Fate, folletti e paure della tradizione popolare toscana”, nessuno sa esattamente quale sia la vera forma di Giosalpino poichè il suo più grande divertimento consiste nel trasformarsi in mille cose diverse per prendersi gioco dei creduloni umani. Da bravo esserino marittimo, si dice che le sue prede preferite siano i marinai, i quali la sera legano le loro barche a quello che pensano essere uno statico palo, ma al mattino non le ritrovano perchè Giosalpino nel frattempo è divenuto, per esempio, un pesce che sghignazza sotto il pelo dell’acqua. Alle volte invece si trasforma in un parapetto, e per colpa sua numerosi amanti sono finiti in mare proprio sul più bello dei loro baci illuminati dal chiar di luna. In ogni caso, non c’è da preoccuparsi: Giosalpino è totalmente innocuo. Male che vada vi metterà un po’ in imbarazzo, come accadde a quella povera signora che credette di infilarsi la gonna ma si ritrovò in mutande in mezzo alla strada. Come è facile immaginare, i racconti sui travestimenti di Giosalpino sono innumerevoli, ma molti viareggini sono concordi nel ritenere che spesso assuma le sembianze di un foglio di carta.

Quindi, se siete convinti di aver ritirato dalla cassetta della posta la vostra copia di Lungarno, ma d’un tratto non la trovate più, non pensate subito di esservi totalmente rimbambiti: potrebbe semplicemente trattarsi di una gita fuori porta del metamorfico Giosalpino!