di Francesca Corpaci
Ciao rubrica del cuore. Io ho il problema che vorrei scopare con quasi tutte le ragazze che conosco, ma poi qualcosa mi impedisce pressoché sempre di provarci. Il risultato sono lunghe storie d’amore con le poche ragazze con cui effettivamente ci sia stato un approccio. Ok, la sto romanzando un po’, ma il fatto è che in tutte le, diciamo, “relazioni” che ho avuto ci sono sempre stati momenti in cui mi sono ritrovato a fantasticare su dei bellissimi what if… Cosa sarebbe successo se quella volta ci avessi provato davvero? Tu me lo sai dire?
Cara rubrica, ti avevo già scritto qualche giorno fa, ma non sono sicuro che il messaggio ti sia arrivato. Ti riscrivo ora, per sicurezza. Come dire? Il mio problema è che vorrei andare a letto con quasi tutte le ragazze che conosco, molte delle quali per altro sono fidanzate di miei cari amici. Vedi bene che la scelta è tra rischiare gravi crisi diplomatiche ed evitare brutte ed eclatanti figuracce reprimendo le mie pulsioni. Generalmente opto per la seconda ipotesi, ma non è che sia proprio un fan della repressione. Come si può fare?
Amico caro. È molto bello che tu abbia scritto due volte per paura di non essere letto. O forse no, non è bello, magari è il sintomo di traumi orribili. Le persone non ti ascoltano mai? Volevi fare il giardiniere ma ti hanno costretto a iscriverti a filosofia? Potrebbe, in effetti, anche essere un grido di aiuto. Se quest’ultima ipotesi fosse corretta, ti prego amico adorato, scrivi una terza volta magari specificando l’indirizzo, e correrò in tuo soccorso con un vassoio di pastine. Se invece tutto sommato stai ok (sicuro? ti va di parlarne?) si potrebbe tentare una via mediana concludendo che è molto poetico che tu abbia scritto due volte, che potrebbe quasi essere la trama di un film. Non un film americano, francese o russo. Più di un film asiatico, di quelli che un tempo si vedevano alla cineteca e adesso boh. Su Mubi? Comunque. In questo film sei un edicolante o un insegnante, oppure lavori in una casa editrice o in un’agenzia pubblicitaria, ma in ogni caso non te ne frega niente e passi il tempo bighellonando ai tavolini dei bar, mangiando frutta sciroppata e sudando molto. Non è che ci dicano molto di te, ma capiamo che alla fine sei una brava persona. Leggi dei libri con la copertina flessibile che poi metti nella tasca dietro dei pantaloni, o li tieni semplicemente lì senza leggerli e quando sono troppo rovinati li butti via. Usi i mezzi pubblici. Hai una fidanzata che non vediamo quasi mai, perché giustamente il film è su di te e non su di lei, però sappiamo che ti piace molto e che state molto bene insieme. Inoltre ti intrattieni con diverse altre ragazze, tutte bellissime e brillanti. Conversate a lungo di cose importanti, vi aprite riguardo ai vostri sentimenti, bevete dallo stesso bicchiere. Poi loro si alzano e se ne vanno e tu rimani al tuo tavolino, che di solito è in plastica con su scritto “Peroni” o “Nastro Azzurro”, solo in cinese. Il film dura un sacco e non succede quasi niente, tuttavia vince dei premi alla Berlinale e un certo punto esce un’edizione Criterion. Cosa voglio dire con questo, amico prezioso? Che i what if sono belli, forse. O che il sesso è sopravvalutato. O semplicemente che mi piacciono i film di Hong Kong. Riguardo invece a ciò che sarebbe successo se quella volta ci avessi provato davvero, vi sono due possibilità: avreste potuto scopare, oppure non farlo. Oltre questa soglia non ci è dato di conoscere. Se sei curioso però, puoi sempre fare un tentativo ♥
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