Una questione seria. Mi sono innamorata di un ragazzo conosciuto online e con innamorata intendo che ci penso costantemente, non gli scrivo ogni secondo su WhatsApp solo perché finirei con lo spaventarlo. Non ci siamo mai visti di persona, ma dopo interminabili chat ci siamo videochiamati alcune volte. Mi piace, è spiritoso, intelligente, non è superficiale e sa ascoltare con attenzione. La distanza ha reso strana questa situazione (sì: vorrei essere nel suo letto, che in video tra l’altro sembrava comodo e ampio, e la notte sogno quel letto e tutto il resto) ed ha generato in me un effetto collaterale. Non potendolo conoscere altrimenti, sto impazzendo per scoprire la sua vita online. Ho impostato alert con il suo nome su Google, ho cercato da un suo vecchio blog possibili tracce lasciate con alias e nickname, ovviamente seguo in modo maniacale la sua attività sui social. Non ne traggo né consolazione né beneficio, né tantomeno scopro altarini o conclusioni di altro tipo. Semplicemente devo SAPERE TUTTO. Temo non sia sano. Ho raccontato la cosa ad un’amica e sono stata liquidata come stalker. Mi giustifico con le attenuanti, ma forse ha ragione lei?

Querida, forse la risposta alla tua domanda sta nell’indimenticabile hit Obsesión degli Aventura. Fai correre i tuoi pensieri a quella pazza estate 2003, quando dal golfo di Napoli la bachata ha risalito l’Italia e tutti cantavamo: “Nooooooooooooo no es amoooooooor lo que tú sienteeeees se llama obsesioooooooooón”, fingendo di farlo tanto per ridere, che quella roba in realtà ci faceva schifo, e invece nel segreto delle rispettive camerette sognavamo fortissimo el caribe e le nostre chiappette scottate dal sole che ballonzolavano fradice di mojito nei peggiori bar di Santo Domingo (n.b. in realtà gli Aventura stavano a NY, ma questo lo avremmo scoperto dopo). L’hai fatto? Hai visualizzato? Ti sei almeno un po’ emozionata? Sono sicura di sì mi corazón; ed ora che ho aperto una breccia nel tuo guscio di paranoia andiamo al dunque. L’internet è un magico parco giochi dove tutti abbiamo passato giorni (mesi? anni?) a farci i fatti di qualcun altro – anche se ammetto che il Google Alert col suo nome è un territorio pro dove non mi sono mai spinta, sebbene sia una comprovata guru del settore – dunque non starei tanto a fustigarmi spiritualmente per il tuo ingresso a spallate nella sua privacy. Mi chiederei piuttosto: perché lo stai facendo? Cosa temi o desideri scoprire? E cosa temi o desideri che lui a sua volta scopra sul tuo conto? Più che una faccenda di stalking mi pare che qui ci sia in ballo una bella mania del controllo, e forse la tua obsesión non è tanto lui quanto il bisogno di avere sempre una mano posizionata bella salda sul freno, just in case. Da quanto tempo messaggi con questo tipo, querida? Hai l’impressione che l’interesse sia reciproco? E secondo te incontrarlo IRL placherebbe il tuo istinto investigativo o lo renderebbe solo più ingestibile? Prima di craccargli la password della mail o clonargli la carta di credito ti proporrei di lavorare su queste domande, e di provare a dare a te stessa le risposte più sincere e meno autogiudicanti che puoi. Una volta che avrai fatto chiarezza il passo successivo potrebbe essere incontrarvi, ma è anche possibile che a quel punto tu scopra di non averne più alcun bisogno ♥

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