di Tommaso Ciuffoletti

Una volta avevo una fidanzata che mi diceva: “se mi tradisci ti faccio picchiare da Marino“. Una minaccia del genere, nel suo essere così circostanziata, suonava assai più concreta di un generico “ti spacco la faccia” o di un pur sinistro “ti faccio picchiare“. Io, fisico da lettore di Dostoevskij, ma con la faccia come il culo, rispondevo spavaldo: “e chi minchia sarebbe questo Marino?“.

Marino era, ed è, Marino Vieri, storico calciante e capitano dei Bianchi di Santo Spirito. Quando ci presentammo ebbi subito a chiarire: “ciao, sono Tommaso e non l’ho mai tradita“. La risposta fu la prima di tante risate che gli ho visto fare da quando lo conosco. Perché per quel che posso dire, Marino è una persona a cui piace essere allegro. Non sembri banale, perché specie in certi ambienti è pieno di gente a cui piace essere duri per posa, così come ci son quelli a cui piace essere sempre incazzosi ed altri a cui piace proprio essere stronzi.

A Marino invece piace essere allegro e a me le persone allegre mi piacciono tanto che mi son pure messo a vedere le partite del calcio storico. Durante quelle partite Marino ride un po’ meno, ma c’è da capirlo. Che io ogni volta mi chiedo come faccia uno con la sua voglia di essere allegro, a trovarsi in mezzo a quella piazza piena di cazzotti che volano come zanzare ad agosto. Ma ognuno di noi ha le proprie passioni ed io continuo ad avere quella per Dostoevskij. Ma adesso ho pure un po’ quella per il calcio storico e il merito, o la colpa, è proprio di Marino.